ultimo aggiornamento: 18 Settembre 2023 alle 19:52
definizione
È detta anche andatura falciante, perchè la deambulazione sembra mimare l’immagine della falce che taglia il grano: è una modalità di camminare contraddistinta dal procedere con una gamba rigida che compie un movimento rotatorio (a elica), detto appunto anche falciante perchè ricorda il movimento che si compie con la falce da fieno; la gamba viene mossa a livello dell’articolazione coxo-femorale, in quanto il soggetto con andatura elicopode, non potendo flettere il ginocchio né modificare l’estensione del piede, compensa l’allungamento relativo dell’arto con un movimento di rotazione esterna. Talvolta viene definita camminata emiplegica, in quanto spesso causata da ictus cerebrale con conseguente emiparesi.
Per andatura si intende il modo di andare, ovvero l’insieme di movimenti ritmici mediante cui l’uomo e gli animali si spostano e progrediscono sulla superficie del suolo, mentre il termine elicopode è derivato dal greco ἕλιξ ( élix → elica, spirale, movimento rotatorio) e πούς (poús → piede) e descrive il movimento spiraliforme dell’arto inferiore colpito che può vedere chi osserva una persona con andatura falciante.
descrizione
La disbasia dell’emiplegico comporta che tale movimento sia accompagnato da un movimento a semicerchio del tronco, cioè compiendo una circumduzione: il piede viene portato in avanti, compiendo un arco di cerchio e strisciando con la faccia interna e la punta per terra; per compiere questo movimento, anche a causa della atrofia del muscolo quadricipite dell’arto interessato, solitamente viene utilizzato il muscolo tensore della fascia lata come primo motore.
L’andatura elicopode è tipica dell’emiparesi da ictus ischemico nella fase cronica di stabilizzazione, ed è dovuta alla spasticità e all’ipertonia dei muscoli estensori dell’arto inferiore paretico; questo stato ipertonico paradossalmente diventa utile, perché supporta sia la stazione eretta che la deambulazione. Nell’andatura falciante, il malato solleva la gamba paralizzata e la porta in avanti con movimento ad arco.
L’andatura falciante, visto il massiccio utilizzo del muscolo tensore della fascia lata che provoca, in genere, una tensione della benderella del Maissat: la continua sollecitazione del muscolo può indurre uno stato di spasticità, con tendenza del ginocchio all’iperestensione e dolori riferiti all’anca. L’alterata attività del muscolo tensore della fascia lata, le sue discinesie o il suo ipertono, le disergie nell’azione di agonista e muscolo sinergico con il muscolo grande gluteo, possono essere responsabili dell’insorgenza del “ginocchio del corridore” (sindrome della bandelletta ileo-tibiale) o di una trocanterite (borsite trocanterica, che si manifesta come sindrome del tensore della fascia lata.