definizione
Deambulazione difficile o dolorosa: il termine deriva dal greco βάσις (básis → andatura, passo, fondamento), preceduto da δυσ– (dys– → prefisso con significato peggiorativo).
disbasia intermittente angiosclerotica
La disbasia può originare da problemi vascolari, come nel caso della claudicatio intermittens, detta anche disbasia intermittente angiosclerotica, ove si osserva una deficienza di irrorazione sanguigna dei muscoli degli arti inferiori, in genere derivante da alterazioni sclerotiche delle arterie degli arti inferiori: in questo caso il dolore, generalmente è riferito al polpaccio e compare durante la deambulazione (che a intermittenza deve pertanto essere interrotta), quando, cioè, l’afflusso di sangue arterioso ai muscoli diviene insufficiente ai fini di una adeguata ossigenazione dei tessuti.
disbasia lordotica
Alterazione della deambulazione espressione di una sindrome neurologica, di complessa origine extrapiramidale, in cui la disbasia. è associata a lordosi della colonna vertebrale.
andatura falciante
L’origine della deambulazione difficile e dolorosa, può essere espressione di alterazioni neurologiche, potendo generare tipi di camminate specifiche come nel caso della camminata emiplegica (andatura elicopode): quando l’ictus cerebrale colpisce le arie motorie, può portare il soggetto colpito ad avere il braccio della parte affetta contratto ed esteso, e la gamba che potrà fare un movimento semicircolare, legato alla debolezza dei muscoli distali e all’ipertonia degli estensori.
La deambulazione sembra mimare l’immagine della falce che taglia il grano: è una modalità di camminare contraddistinta dal procedere con una gamba rigida che compie un movimento rotatorio (a elica), detto appunto anche falciante perchè ricorda il movimento che si compie con la falce da fieno; la gamba viene mossa a livello dell’articolazione coxo-femorale, in quanto il soggetto con andatura elicopode, non potendo flettere il ginocchio né modificare l’estensione del piede, compensa l’allungamento relativo dell’arto con un movimento di rotazione esterna.
diplegia e deambulazione
I pazienti con questa andatura hanno difficoltà nella camminata, perché il disturbo è esteso a entrambi gli arti inferiori: presentano una spasticità dei distretti periferici e un’andatura molto instabile e traballante; questa problematica è dovuta soprattutto a lesioni periventricolari bilaterali, dopo una diplegia (emiplegia bilaterale) che comporta la paralisi prevalentemente gli arti inferiori e che, di solito, si associa un certo grado di ipoposturalità.
camminata neuropatica (equina)
La “camminata equina” è visibile nei soggetti che, trascinando il piede per mancanza di forza, sono portati a strisciare le dita sul piano di appoggio; per piede equino si intende una deformità che porta il soggetto a camminare mantenendo l’arto colpito dalla deformità “in punta i piedi”: è una patologia invalidante, con un impatto negativo che si può estendere ben oltre il piede e la caviglia.
Se la disbasia è unilaterale, può essere dovuto a una radicolopatia della vertebra lombare L5; se è bilaterale, può essere legato alla SLA (sclerosi laterale amiotrofica) oppure a patologie correlate al diabete.
camminata miopatica (andatura anserina)
Questa camminata è causata dalla debolezza dei muscoli che sorreggono il bacino: il bacino non risulta in asse mentre si cammina, perciò l’andatura risulterà essere traballante ed instabile (anserina).
camminata parkinsoniana
Questa camminata è caratterizzata da eccessiva rigidità e bradicinesia, cioè una diminuzione della capacità di svolgere movimenti volontari ed è un segno tipico del Parkinson: solitamente, la parte superiore è estesa, con estensione anche delle falangi e chi è colpito da questa patologia si muove a piccoli passi per cui la camminata risulta instabile; essendo difficile piegare le articolazioni risulta difficile affrontare salite o scalini.
camminata con movimenti coreiformi a scatti
La camminata a scatti è dovuta a disturbi dei gangli basali, situati nel cervello, di cui alcuni esempi sono la Corea di Sydenham e la malattia di Huntington (o Corea di Huntington). i movimenti delle estremità non sono controllati e risultano instabili.
camminata cerebellare con andatura atassica
Tale disbasia è legata a disturbi del cervelletto, dunque il passo risulta precario: per la mancanza di equilibrio, si possono verificare cadute soprattutto all’indietro; questa camminata è simile a quella sensoriale, in cui non si riescono a ricevere le corrette informazioni riguardo alla nostra posizione reale.