soiling

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Anglismo, derivato dal verbo “to soil”, (→ sporcare, insozzare, infangare): letteralmente, l’imbrattatura della regione anale, dovuta all’incontinenza di gas, di liquidi o di feci (solide), conseguenti all’incongruente tenuta della capacità sfinteriale (di chiusura) dell’ano; si osserva, frequentemente, la perdita di piccole quantità di muco, feci o altre secrezioni intestinali che si manifestano nella zona anale o perianale e che avvengono inavvertitamente e sfuggono al controllo volontario. Spesso è associato alla perdita involontaria di gas (flatulenza) e, oltre a provocare imbarazzo e limitazioni alla vita sociale di chi ne è affetto, può causare problemi di carattere igienico, con conseguenti pruritodermatiti, infezioni urinarie e dell’apparato genitale. Generalmente è un sintomo ampiamente sottovalutato, anche se può essere considerato la forma incontinenza fecale più diffusa; può essere associato a incontinenza da urgenza (urgency), caratterizzata dall’incapacità a rimandare l’atto defecatorio, in presenza dello stimolo. Il termine può essere utilizzato, talvolta, per descrivere anche l’encopresi.

Gli episodi di soiling sono frequentemente associati ad un aumento della pressione addominale nelle normali attività quotidiane (sollevare una busta della spesa, ridere, starnutire, tossire) o possono avvenire di notte: possono derivare da compressioni o lesioni spinali, che comportano un deficit dell’innervazione e manifestazioni funzionali-neuropatiche, dissinergie o discinesie del pavimento pelvico; dalla presenza di una sindrome del pubo-rettale; dalla lassità a livello del canale anale o del muscolo sfintere anale, che non riesce a lavorare correttamente, come nel caso di lacerazioni più o meno estesa a carico degli sfinteri stessi.

Cranio-Sacral Repatterning® e Kinesiopatia® possono essere considerate tecniche di elezione sia nella gestione dei sintomi, sia nella valutazione del quadro disfunzionale, permettendo di intervenire a livello locale e sistemico sui fattori scatenanti sui cofattori eziologicisull’eziopatogenesi.

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