Dal greco παρευνία (dysparevnía → che ha infelice connubio), composto da δυσ- (dys– → alterazione, anomalia) e πάρευνία (pareunia → che giace accanto): il termine viene utilizzato, normalmente, per descrivere un rapporto sessuale doloroso per la donna, ma, poiché anche l’uomo può manifestare dolore genitale, nel corso di un rapporto sessuale, o immediatamente dopo l’eiaculazione, in questo caso si parla di dispareunia maschile o, più comunemente, si preferisce parlare di coito doloroso.
In questa particolare manifestazione, il dolore può essere causato da:
- frenulo breve: la sottile membrana che collega il glande ed il prepuzio è di lunghezza insufficiente;
- fimosi: la pelle del prepuzio non sufficientemente elastica da consentire la fuoriuscita del glande;
- parafimosi: il prepuzio è retratto e serrato ad anello nella zona di congiunzione fra il glande e l’asta del pene.
- malattia di La Peyronie (induratio penis plastica): progressiva fibrosi della tunica albuginea, la membrana che riveste i corpi cavernosi del pene;
- pene ricurvo o (recurvatum penis), curvatura anomala del pene nello stato di erezione;
- flogosi del glande, prepuzio e uretra.
La dispareunia dell’uomo può essere dovuta anche a fattori causali presenti nella partner, come l’imene resistente o fibroso, secchezza delle pareti e riduzione del lume vaginale, come conseguenza delle alterazioni ormonali della menopausa, o come esiti cicatriziali prodotti da pregresse mutilazioni dei genitali femminili, come nel caso di infibulazione mal eseguita.