sincope

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ultimo aggiornamento: 2 Aprile 2021 alle 17:32

definizione

Perdita di coscienza, transitoria ed a rapida insorgenza, provocata da improvvisa carenza a livello cerebrale di ossigeno e di glucosio; dal punto di vista clinico è l’espressione di un’alterazione delle funzioni cerebrali, dovuta generalmente ad una ipoperfusione ematica cerebrale o ad una sua disfunzione elettrica o metabolica; dal greco συγκοπή (synkopísincope), derivato da συγκόπτω (synkópto → spezzare), composto da σύν– (sýn– → con, insieme) e κόπτω (kópto → percuotere, rompere).

descrizione

La sincope viene definita perdita di coscienza transitoria, in quanto sono escluse cause come l’ictus e la commozione cerebrale (la forma più comune di trauma cranico nello sportivo) talvolta inserite erroneamente fra le manifestazioni sincopali: infatti quando questo evento è di breve durata deve essere considerato come la manifestazione dell’incapacità a mantenere il tono posturale, con conseguente svenimento, ed insorge in modo repentino, risolvendosi spontaneamente (a differenza dal coma).

Nella sincope vera il soggetto improvvisamente impallidisce, perde le forze e cade abbandonato, assumendo l’aspetto di un cadavere: il respiro e il cuore si arrestano, le pupille si fanno midriatiche e lo sguardo vitreo e fisso; elemento diagnostico differenziale è l’incapacità a  mantenere una postura  seduta o eretta (a differenza di alcuni tipi di epilessia, dove viene mantenuto il tono posturale).

Per definizione la sincope è un evento transitorio: il soggetto deve riacquistare la coscienza per potersi definire tale; la pre-sincope (definita anche lipotimia) è un disturbo caratterizzata da sensazione di svenimento incipiente, astenia, sudorazione fredda, senso di nausea, ma senza perdita completa della coscienza.

eziopatogenesi

La sincope cardio-vascolare è in genere associata ad alterazioni del flusso ematico al cervello: la riduzione può essere dovuta a bradiaritmia o tachiaritmia, cardiopatie strutturali miocardiche o valvolari, massiccia ipotensione, ipovolemia o disautonomia; situazione a sé stante è la cosiddetta “sindrome della succlavia ladra”, in grado di provocare sincope per flusso retrogrado sanguigno dal cervello all’arteria succlavia.

Cause neurologiche possono determinare la sincope situazionale, la “sincope vaso-vagale” e la “sincope da ipersensibilità del seno carotideo”, nevralgie trigeminali e glossofaringee: anche affezioni traumatiche o infiammatorie possono causare sincope, così come l’interessamento della mucosa nasale,  della mucosa faringo-laringea provoca bradicardia sinusale riflessa indotta dal nervo vago oppure infiammazioni o traumi pleurici o a livello gastrico, al testicolo e all’utero, possono essere responsabili di eventi sincopali.

Le cause essenziali di sincope sono la diminuzione dell’output cardiaco e la diminuzione delle resistenze vascolari periferiche totali.

La sincope da riflesso inappropriato si manifesta in seguito a una alterata risposta riflessa; se il riflesso inappropriato si esplicita a livello della frequenza cardiaca, si parla di “sincope riflessa cardio-inibitoria”; a livello delle resistenze vascolari periferiche, di “sincope vasodepressiva”: se coinvolge entrambi i meccanismi, si parla di sincope riflessa mista.

La sincope da deglutizione è un malessere mediato dal nervo vago: a causa di un malfunzionamento degli impulsi trasmessi dal nervo vago, si può avere una variazione dell’attività cardiaca.

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