definizione
Mal di testa molto forte, ad insorgenza repentina, che compare all’improvviso, chiamato, in italiano, cefalea a rombo di tuono: un intenso mal di testa che impiega pochi minuti per raggiungere la massima intensità.
Estremamente severo, grave ha un esordio improvviso, impegnando secondi o minuti per raggiungere la massima intensità: sebbene circa il 75% sia da considerarsi un “mal di testa primario” (cefalea aspecifica, mal di testa idiopatico …) la cefalea a rombo di tuono, secondario ad altre cause, può essere un sintomo importante in grado di evidenziare patologie che possono includere alcune condizioni acute estremamente pericolose, come l’emorragia subaracnoidea, ma anche in caso di infezioni e/o infiammazione (meningite).
eziopatogenesi
La cefalea a rombo di tuono può essere causata da numerose condizioni primarie:
→ emorragia sub aracnoidea (10-25% dei casi): spesso la cefalea acuta è preceduta o accompagnata da sincope (perdita transitoria di coscienza), convulsioni, meningismo (dolore e rigidità del collo), sintomi legati alla vista e vomito; il 50-70% delle persone con un’emorragia sub aracnoidea hanno un mal di testa isolato senza la diminuzione del livello di coscienza. Solitamente il mal di testa persevera per alcuni giorni.
→ trombosi dei seni venosi cerebrali e/o trombosi delle vene del cervello: solitamente il mal di testa riflette l’aumento della pressione intracranica ed è peggiorato da tutto ciò che ne incrementa la pressione, come la tosse; nel 2-10% dei casi, il mal di testa è una caratteristica della condizione. In molti casi ci sono altre manifestazioni neurologiche, come convulsioni e debolezza del corpo, ma nel 15-30% dei casi la cefalea a rombo di tuono è l’unico segno di anormalità.
→ dissezione dell’arteria cervicale e/o la dissezione dell’arteria vertebrale: una rottura all’interno della parete dei vasi sanguigni che nutrono il cervello, a volte provoca un dolore sul lato colpito del collo o della testa; il dolore solitamente precede i problemi causati dall’emorragia. Questo tipo di lacerazione può portare sintomi visivi, debolezza di alcune parti del corpo, e altre anormalità che dipendono dalla gravità del vaso colpito.
→ emergenza ipertensiva (pressione sanguigna elevata).
→ ipotensione intracranica (bassa pressione del liquido cerebrospinale senza una vera e propria spiegazione).
→ ematoma retroclivale (ematoma nella parte posteriore della nuca, che può provocare un’emorragia nella zona retrostante al clivus; solitamente dovuta ad un trauma fisico ma a volte può essere spontaneo).
→ Ictus (il mal di testa compare in circa il 25% degli stroke, ma il thunderclap headache non può essere un sintomo patognomonico).
→ apoplessia pituitaria (infarto o emorragia della ghiandola pituitaria).
→ ciste colloide del terzo ventricolo.
→ meningite (il thunderclap headache deve essere considerato un segno semeiologico non specifico, difficilmente legato alla condizione).
→ sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile.
→ cefalea primaria da tosse, cefalea da sforzo primaria, cefalea sessuale primaria; cefalea a rombo di tuono da cefalea primaria.