ultimo aggiornamento: 22 Agosto 2017 alle 15:09
Forma di sincope neuromediata, caratterizzata dalla temporanea perdita della coscienza a cui fa seguito la perdita della posizione eretta e la caduta, è dovuta ad una inappropriata stimolazione del nervo vago. Il meccanismo d’azione è basato da una momentanea inibizione del sistema simpatico, che induce una vasodilatazione generalizzata ed ipotensione, associato all’attivazione del sistema vagale, con riduzione della frequenza cardiaca (bradicardia), con conseguente ipoperfusione celebrale con tangibile riduzione dell’ossigeno che arriva al cervello e svenimento: l’inibizione del sistema simpatico accoppiato alla attivazione del sistema vagale consentono al cuore una breve pausa ed un risparmio di ossigeno in una situazione che ne richiede un elevato dispendio, configurandosi come un meccanismo protettivo del muscolo cardiaco; poiché la sincope vasovagale è caratterizzata dalla presenza identificabile di un evento scatenante, un trigger, in genere, di natura emozionale (stress, paura, dolore intenso, spavento, emozioni violente, percezioni particolarmente fastidiose ed irritanti) o di tipo ortostatico (permanenza in posizione eretta eccessivamente lunga), alla luce del fatto che colpisce soprattutto i giovani, si comprende con facilità la componete “difensiva” dello svenimento, assimilabile ad una risposta di tipo “fright” nello schema di risposta allo stress ipotizzato da Cannon (si veda l’atricolo “stress: sindrome generale di adattamento“) come conseguenza della prevalenza dell’attività del “cervello rettiliano“. Esiste anche una forma che interessa prevalentemente la popolazione anziana, causata da un processo di degenerazione del sistema nervoso autonomo che lo rende più instabile e come tale suscettibile di improvvise attivazioni che scatenano la sincope.