definizione
Il termine solitamente viene utilizzato per descrivere l’incrocio di fibre nervose, ma può essere riferito a qualunque incrocio o intersezione ove avvenga uno scambio totale o parziale di fibre, come nel caso delle fibre connettivali all’interno delle aponeurosi; dal latino decussatio, derivato a sua volta da decussare, col significato di intersecare, incrociare a forma di X, che affonda la propria radice in decusse, una moneta , del valore di dieci assi (del peso di mezza libra ciascuno), che aveva su ambedue le facce il segno di valore X: il termine decusse, etimologicamente, è composto di decem (→ dieci, che in latino si scrive con la lettera X) e as (→ asse) ed è utilizzato per indicare la figura della X; nell’agrimensura romana, corrispondente all’incrocio del cardine col decumano. In anatomia, il termine chiasma viene spesso utilizzato come sinonimo di decussazione.
Impiegato in anatomia per indicare il passaggio di fibre o di interi fasci nervosi da una metà all’altra del sistema nervoso centrale ; i fasci nervosi appartenenti alla via cortico-spinale, costituita da fibre motorie che originano dalla corteccia motoria, a livello delle piramidi del bulbo, si incrociano sulla linea mediana con quelle controlaterali, formando la decussazione delle piramidi (detta anche decussazione motoria), per raggiungere il cordone laterale opposto del midollo spinale (fascio piramidale crociato), mentre un piccolo contingente di fibre non decussa e si porta nel cordone anteriore del proprio lato (fascio piramidale diretto).
Ugualmente si parla di decussazione ottica, riferendosi all’incrocio delle vie ottiche nel chiasma.
Il termine decussazione è riferito anche all’incrocio dei fasci di adamantina che si incrociano nel decorso dalla giunzione smalto-dentina, verso la superficie esterna dello smalto dentale.