disfunzione somatica

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ultimo aggiornamento: 3 Ottobre 2023 alle 16:52

definizione

Espressione dell’alterata o compromessa funzionalità di segmenti del sistema somatico, rappresentate dalle strutture oste-artro-miologiche e fasciali, con i relativi elementi vascolari, linfatici e neurali; deve essere considerata come uno dei principali fattori che influenza il ben-essere corporeo, in quanto tali disfunzioni sono in grado di incidere sull’economia energetica dell’organismo (omeostasi) divenendo la radice di molti disturbi anche in aree remote da dove si manifestano le anomalie. Le aree disfunzionali sono caratterizzate, in genere, da uno stato pro-infiammatorio o dall’infiammazione cronica a basso livello, associate alla modifica del controllo autonomico.

L’alterazione della mobilità di alcuni segmenti dell’apparato osteo-artro-miologico e della componente fasciale: tale alterazione, interferendo sui nervi e sui vasi sanguigni distrettuali, comporta l’insorgenza di dolore associato alla riduzione della possibilità di eseguire movimenti in maniere fluida e fino agli estremi del R.O.M., che solitamente si associano o inducono modificazioni dello stroma tissutale; quest’insieme di manifestazioni può essere considerato come uno dei principali fattori che influenzano l’omeostasi del corpo. L’identificazione delle disfunzioni somatiche, delle loro relazioni neuro-immuno-somato-emozionali, nonché la loro riequilibrazione e normalizzazione devono essere considerati lo scopo fondamentale di ogni processo di riequilibrazione che miri ripristinare la normale mobilità e la funzione dell’intero sistema muscolo-scheletrico e, di conseguenza dell’intero corpo.

Una valutazione multidimensionale è uno strumento in grado di comprendere le possibili alterazioni sottostanti la disfunzione somatica, portando alla luce la presenza di riflessi viscero-somatici o riflessi somato-viscerali. Da un punto di vista semeiotico, per il professionista del ben-essere, i criteri sintetizzati dall’acronimo T.A.R.T. sono di grande utilità per una corretta comprensione degli squilibri alla base del distress:
T → anomalia nella trama tissutale o cambiamenti dello stroma, associati (o meno) a edema, fibrosiatrofiarigidità dei tessuti superficiali, intermedi e profondi; presenza di un possibile aumento di tono della muscolatura.
A → asimmetria; non solo della morfologia, struttura e/o postura, ma anche in termini di staticità o movimento, tonicità, turgore, colore, temperatura.
R → restrizione di movimento, riduzione del R.O.M., ridotta mobilità.
T → sensibilità nell’area dell’anomalia o dolorabilità (secondo una valutazione personale del soggetto in esame), presenza di tender points.

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