ultimo aggiornamento: 5 Luglio 2018 alle 13:03
Noto anche angolo sternale, situato all’altezza del secondo spazio intercostale, è un angolo a convessità anteriore, formato dalla sinfisi manubrio-sternale: è dotato di una certa mobilità, dovuta alle caratteristiche dell’articolazione; assume un’ampiezza variabile durante la respirazione, modificando il proprio grado di flessione, con uno scostamento di pochi gradi intorno ai 160°/165°. L’angolo è l’espressione dei rapporti fra la gabbia toracica ed il cingolo scapolare e della funzionalità dell’articolazione sterno-clavio-costale: la mobilità viene persa nel caso in cui l’articolazione ossifichi. L’ottusità dell’angolo è un indicatore della profondità della gabbia toracica, valore che si modifica durante l’alternanza inspiratoria ed espiratoria. Con l’invecchiamento o in alcune forme patologiche, in un certo numero di persone, l’articolazione ossifica, trasformandosi in una sinostosi e perdendo la motilità. L’angolo, che forma un rilievo trasversale sporgente, è di grande importanza in semeiotica poiché funge da punto di riferimento nella ricerca del secondo e dei tre successivi spazi intercostali attraverso i quali è possibile effettuare l’auscultazione dei toni cardiaci. La proiezione posteriore dell’angolo sternale è a livello del disco intervertebrale Tiv-Tv; posteriormente all’angolo di Louis è possibile identificare l’inizio dell’arco aortico, la biforcazione della trachea, ed il dotto toracico quando si getta nella vena succlavia.