ultimo aggiornamento: 5 Ottobre 2020 alle 9:19
definizione
In anatomia, ciascuno dei segmenti ossei, articolati fra loro e con le ossa del metacarpo o del metatarso, che formano lo scheletro delle dita della mano o del piede e, per estensione, anche la relativa parte muscolare: per ciascun dito, si distinguono una Ia falange, una IIa falange chiamata anche falange mediale o falangina ed una IIIa falange detta falange ungueale, falange distale oppure falangetta, che termina con una cresta semicircolare a ferro di cavallo; pollice ed alluce hanno solo la Ia falange la IIIa falange. Sono collegate l’una all’altra mediante articolazioni che consentono ampi movimenti di flessione e di estensione; le falangi prossimali si articolano nella mano con le ossa del metacarpo, nel piede con le ossa del metatarso.
In latino «phalanx», etimologicamente il nome deriva dal fatto che Aristotele decise di nominare «falange» la serie delle ossa di ciascun dito che si susseguono come i soldati nella falange macedone, uno schieramento frontale serrato e compatto, dotato di grande forza d’urto in attacco e di resistenza in difesa: dal greco ϕάλαγξ ( fálanx).
descrizione
Per tutte le falangi è possibile descrivere una struttura generale individuata da caratteristiche comuni nella morfologia di tali ossa: sono ossa lunghe e pari, situate nella porzione più distale degli arti, costituite da una diafisi e due epifisi ossee: la diafisi costituisce il corpo delle falange, di forma pressoché cilindrica, che determina la lunghezza della falange; le epifisi, distinte in una prossimale ed una distale, costituiscono le estremità articolari della falange. In tutte le falangi, si definisce base l’epifisi prossimale e testa l’epifisi distale; dal momento che, nell’architettura del dito le falangi instaurano articolazioni di diverso tipo, le epifisi ossee presentano caratteristiche diverse a seconda della falange presa in considerazione.
Le dita sono i cinque prolungamenti più distali di un arto: le dita della mano e quelle del piede si differenziano per la lunghezza, in quanto le dita della mano, e quindi le falangi che le compongono, sono molto più lunghe di quelle del piede, e per i rapporti che contraggono con il segmento osseo che le precede: le dita della mano, a differenza di quelle del piede, possono opporsi al metacarpo conferendo alla mano l’abilità prensile. Ciononostante tanto le dita del piede che quelle della mano presentano architettura comune e sono formate da ossa che, pur differendo nelle dimensioni, hanno identica morfologia: come già detto ciascun dito è il risultato dell’articolazione di tre falangi, fatta eccezione per il primo dito che ne possiede due, che si dispongono in successione prolungando distalmente la direzione del corrispondente osso metacarpale o metatarsale.
Dal punto di vista della denominazione, le articolazioni che mettono insieme le prime falangi ai metacarpi e le articolazioni che uniscono le prime falangi ai metatarsi prendono il nome, rispettivamente, di articolazioni metacarpo-falangee e articolazioni metatarso-falangee; le articolazioni che congiungono le prime e le seconde falangi, sia nelle mani che nei piedi, sono note come articolazioni inter-falangee prossimali; per finire, le articolazioni che uniscono le seconde alle terze falangi, sempre sia nelle mani che nei piedi, sono meglio conosciute come articolazioni inter-falangee distali.