definizione
Complesso di degradazioni chimiche proprie del catabolismo: la fase disassimilativa del metabolismo ove le macromolecole (polisaccaridi, lipidi, proteine, purine …) vengono decomposte in elementi più semplici; composto di dis-, dal greco δυσ– (dys– → prefisso che indica alterazione, malformazione, difettoso funzionamento, anomalia), in associazione con assimilazione, dal latino assimilatio, termine che rappresenta l’atto di fa proprio o di far convergere, oltre a “assimulare”, ossia “rendere simile”, lemma che deriva da “ad” (→ verso) e “simĭlis ” (→ uguale, simile, somigliante).
assimilazione & disassimilazione
Per comprendere meglio il concetto di “disassimilazione” occorre comprendere che, in fisiologia vegetale, la “assimilazione” è l’insieme dei processi di sintesi del metabolismo anabolico; il processo si compie in due fasi distinte: la prima fase, denominata organicazione è contraddistinta dall’assunzione da parte di un tessuto assimilatore di sostanze nutritive inorganiche che per mezzo di una serie di processi biochimici verranno convertite in sostanze organiche (assimilati): grazie alle reazioni metaboliche dalle quali si sviluppa l’energia necessaria alle sintesi organiche, le molecole elementari vengono convertite in macromolecole caratterizzate da un maggiore strutturazione ed energia potenziale, cioè di un più alto grado di entalpia. Un esempio di questo processo è riscontrabile nei tessuti di molte foglie nelle cui cellule avviene l’organicazione del carbonio.
La fase seguente, detta di organizzazione, consiste invece nella rielaborazione (assunzione propriamente detta) dei composti organici, che divengono parte integrante della cellula vivente: l’organicazione rappresenta la “assimulazione”, ossia il “rendere simili” molecole estranee alla propria struttura essenziale e integrarle, assorbendole e facendole proprie.
Il processo di assimilazione è una proprietà essenziale della materia viva; le vie dell’assimilazione sono diverse negli organismi autotrofi e in quelli eterotrofi: i primi sono in grado di attuare sia la fase dell’organicazione delle sostanze nutritive inorganiche sia l’organizzazione biologica delle sostanze organiche risultanti, mentre gli organismi eterotrofi compiono soltanto l’organizzazione.
Il processo di assimilazione aumentando l’entalpia presente nelle macromolecole, crea i presupposti perchè durante il processo di disassimilazione (metabolismo catabolico), quando le macromolecole (costituite dagli elementi semplici che sono stati combinati in strutture organizzate e ricche di energia potenziale) vengono scisse nuovamente in molecole semplici, si liberi l’energia immagazzinata nel processo di organicazione, incrementando l’entropia.