definizione
Acronimo di Alice in Wonderland syndrome, cioè sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie, locuzione coniata per la prima volta dallo psichiatra britannico John Todd, nel 1955, per indicare un gruppo particolare di sintomi intimamente associati all’emicrania e all’epilessia, che riguardano distorsioni percettive, che alterano, cioè, le informazioni sensoriali su se stessi e sul mondo circostante.
sintomatologia
Un aspetto peculiare di questa sindrome è che i sintomi possono facilmente essere scambiati per quelli di alcuni disturbi psicotici, in soggetti dove non c’è traccia di di danni al sistema visivo; le manifestazioni possono essere suddivise in sintomi essenziali e sintomi accessori.
Gli aspetti più tipici dell’A.I.W.S., che emergono più frequentemente, sono le alterate percezioni della dimensione o della forma del proprio corpo, nella sua interezza o in riferimento ad alcune parti di esso: le persone hanno la sensazione di sentirsi più alti, più bassi, più magri o più grassi rispetto alla realtà (microsomatognosia e macrosomatognosia); talvolta la percezione riguarda un solo arto, una mano o un piede, o perfino la testa che vengono visti differentemente da come dovrebbero essere (aschematia).
Fra i sintomi accessori si ritrovano le illusioni visive (metamorfopsia), per cui si percepiscono le altre persone o gli oggetti più piccoli o più grandi (micropsia e macropsia), più distanti o più vicini (microteleopsia, teleopsia e pelopsia) o mutati di posizione (allestesia); sono possibili anche illusioni nello scorrere del tempo (distorsioni temporali), sensazioni di levitazione e difficoltà a riconoscere i volti (prosopagnosia). Non di rado si aggiungono anche disorientamento, sensazioni soggettive di dissociazione per cui, ad esempio, si ha l’impressione di osservarsi dall’alto (depersonalizzazione) o che ciò che sta avvenendo non sia reale (derealizzazione): spesso queste manifestazioni sono vissute come qualcosa di strano e anormale (egodistonia), fatto che permette una differenziazione dagli individui psicotici, che vivono invece le allucinazioni come reali e come parte di se stessi (egosintonia); altro aspetto che permette la diagnosi differenziale rispetto alle psicosi è che i sintomi della sindrome, oltre ad essere associati a aura emicranica o epilessia, sono, di solito, temporanei e di breve durata.