macrosomatognosia

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ultimo aggiornamento: 6 Novembre 2020 alle 0:53

definizione

Sensazione di avere un corpo grandissimo: il termine macrosomatognosia, dal greco makros (grande), soma (corpo) e gnosi (intuizione), ovvero sperimentare il corpo come più grande”, fu introdotto dal neurologo olandese Joseph Antonius Maria Frederiks, nel 1963, per denotare un disturbo dello schema corporeo in cui il corpo, in parte o in toto, è vissuto come sproporzionatamente piccolo: il fenomeno era già stato descritto, nel 1905, dal neurologo francese Pierre Bonnier, nell’ambito della aschematia.

La macrosomatognosia è caratterizzata dal carattere parossistico, la localizzazione in entrambi gli antimeri, cioè le metà del corpo, il fatto che si manifesti in una mente non offuscata: può presentarsi come un sintomo isolato, come spesso accade nell’aura emicranica, o come parte di un quadro sintomatologico chiamato sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie, o come parte dei sintomi della schizofrenia; eziologicamente, è associata a una varietà di condizioni, tra cui crisi epilettiche, emicrania, delirium tremens, astinenza da alcol, toxoplasmosi o infezioni tifoide, lesioni mesencefaliche e intossicazione da allucinogeni come LSD e mescalina.

La macrosomatognosia può anche verificarsi come fenomeno transitorio durante gli stati ipnagogici: la condizione è generalmente classificata come unaillusione dello schema corporeo o un tipo di somatognosia; mscrosomatognosia è usato in opposizione a microsomatognosia. Nell’emicrania, la macrosomatognosia è riscontrata più frequentemente della microsomatognosia, soprattutto in riferimento alla alterata percezione di singole parti del corpo, mentre la microsomatognosia colpisce principalmente l’intero corpo; nella macrosomatognosia parziale, la testa e gli arti superiori erano le parti del corpo più frequentemente coinvolte, parallelamente all’estensione della loro rappresentazione nelle mappe sensoriali del cervello umano.

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