ultimo aggiornamento: 22 Maggio 2018 alle 0:19
Diverticolo che si sviluppa a livello del faringe, il cui eponimo deriva dal nome del suo scopritore, il patologo tedesco Friedrich Albert von Zenker): fa parte delle diverticolosi esofagee di tipo acquisito da pulsione, causato da incoordinazione della peristalsi dello sfintere esofageo superiore, con erniazione di mucosa e sottomucosa, risultando, perciò, anatomicamente faringeo ma funzionalmente esofageo. In realtà si tratta di un falso diverticolo, in quanto non coinvolge tutti gli strati della parete; localizzato lungo la linea mediana, proiettandosi posteriormente, nello spazio prevertebrale, fino a raggiungere il terzo inferiore dell’esofago. Una deglutizione scoordinata associata all’indebolimento muscolare dell’area ed allo spasmo del muscolo crico-faringeo, portano ad un aumento della pressione all’interno della faringe distale, provocando l’erniazione della sua parete, attraverso il locus minoris resistentiæ, il triangolo di Killian, situato superiormente al muscolo crico-faringeo ed inferiormente ai muscoli costrittori inferiori del faringe; nell’insorgenza del disturbo, inoltre, possono concorrere le anomalie della peristalsi esofagea, che normalmente agevola il passaggio del cibo allo stomaco.Il risultato è una estroflessione della parete posteriore della faringe, appena sopra l’esofago: con l’aumento di dimensioni, il diverticolo tende ad assumere una posizione longitudinale e declive, comprimendo e dislocando l’esofago anteriormente sino ad allinearsi con il faringe; conseguentemente, il cibo ingerito entra più facilmente nel diverticolo che nel lume esofageo. Per la sua posizione può causare disfagia, rigurgito, eruttazioni, alitosi e la ruminazione all’assunzione del cibo (svuotamento del contenuto della tasca diverticolare che viene nuovamente masticato e di nuovo deglutito); in seguito alla compressione dell’esofago, la disfagia diventa sempre più grave fino a indurre manifestazioni di anoressia o l’insorgenza di faringiti, raucedine, tosse, dolore retrosternale o epigastralgia, dispnea, senso di compressione precordiale e difficoltà respiratorie, fino allo sviluppo di polmonite ab ingestis, infiammazioni ed infezioni, a causa degli alimenti introdotti che si accumulano a livello del diverticolo e vanno incontro a processi putrefattivi o fermentativi. Ovviamente la Kinesiopatia® Osteopatica ed il Cranio-Sacral Repatterning® possono ben poco quando il diverticolo ha raggiunto dimensioni significative, che richiedono un approccio chirurgico; viceversa possono rivelarsi di grande aiuto durante le prime fasi dello sviluppo della tasca diverticolare, in quanto la presenza di posture scorrette, brachiesofago, difficoltà nella deglutizione o alterazioni della peristalsi esofagea possono essere trattate con successo, prevenendo l’insorgere o il peggiorare della sintomatologia.