Zona triangolare di deiscenza, così chiamata dal nome del chirurgo tedesco Gustav Killian, pressoché priva di componente muscolare, situata nella parete posteriore della faringe: è delimitata dai fasci trasversali del muscolo crico-faringeo e dai fasci obliqui del muscolo tireo-faringeo, componenti del muscolo costrittore inferiore del faringe; rappresenta un punto di potenziale debolezza, proprio per la debolezza strutturale della parete muscolare. A questo livello si trova la giunzione faringo-esofagea e lo sfintere esofageo superiore: questa area dell’apparato digerente è soggetta, come conseguenza dei processi senescenziali, a diverse patologie, poiché i tessuti e la muscolatura tendono a rilassarsi, non permettendo più un corretto funzionamento dello sfintere esofageo superiore (che permette di spingere il bolo alimentare, dalla faringe all’esofago stesso). Uno dei disturbi più tipici associati a disfunzioni esofagee e indebolimento della struttura muscolare dell’esofago del triangolo di Killian è la formazione di un diverticolo faringo-esofageo, detto diverticolo di Zenker, una sorta di ernia che si forma nella parte posteriore dell’esofago, nella zona mediana dello stesso, a ridosso della colonna vertebrale retrostante: proprio perché compresso dalle vertebre stesse, questo diverticolo, ingrossandosi, si pone lateralmente rispetto all’esofago, di solito sul lato sinistro, perché è la parte del triangolo di Killian più estesa, provocando disturbi conseguenti alla stasi del cibo al suo interno con conseguente aumento di volume e fenomeni flogistici e putrefattivi. L’ingrossamento della saccaproduce un restringimento dell’esofago, con sintomi come la disfagia, rigurgito di cibo, tosse ricorrente con raucedine, faringiti, inappetenza, alitosi e senso di nausea.
triangolo di Killian
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