ultimo aggiornamento: 9 Settembre 2022 alle 13:49
definizione
Dal latino alimĕntum, derivato da alĕre (→ nutrire): la radice etimologica al indica l’azione di alzarsi, crescere, aumentare o muoversi, mentre il suffisso mĕntum ha la funzione di sostantivare la nozione astratta di un verbo oppure descrivere l’effetto o il risultato dell’azione da essi espressa: l’alimento è il mezzo necessario per far sussistere, crescere o conservare l’energia vitale di un organismo vivente, ovvero l’insieme delle risorse, siano esse fisiche o spirituali, indispensabili a fornire il vigore e l’energia.
mangiare, nutrirsi, alimentarsi
Anche se il cibarsi è una atto che ci accompagna dalla nascita alla morte, spesso, non siamo completamente consapevoli del fatto che il cibo condiziona fortemente la nostra qualità di vita, il nostro benessere psico-fisico e somato-emozionale: essendo un gesto naturale necessario che si ripete giornalmente, tende a divenire un’azione automatica, cui non prestiamo attenzione, che attuiamo in maniera inconsapevole; non di rado consumiamo i nostri pasti mentre facciamo altro, incuranti di come lo stiamo facendo, di ciò che stiamo mangiando, e di come ci sentiamo in quel momento.
Mangiare, nutrirsi, alimentarsi, cibarsi, pur essendo usati come sinonimi, possono sottintendere sfumature differenti, evidenziando come il nostro rapporto col cibo sia, in realtà, un atto complesso, pregno di molti significati anche emotivi.
Il rapporto che ognuno di noi ha con il cibo è il risultato dell’interazione tra le emozioni che sottintendono la nostra ricerca di gusti e sapori, dinamiche emotive basate su fattori psicologici personali o esperienziali (che coinvolgono gli aspetti affettivi del cibo), componenti socio-culturali quali gli insegnamenti derivanti dal contesto familiare, le credenze tribali o altri contesti di appartenenza (comunità religiose, gruppi sociali ..) o convinzioni acquisite (macrobiotica, vegetarianismo o cultura vegan …): ognuno di questi aspetti forma le nostre abitudini alimentari. Non occorre dimenticare che, per alcune persone, l’assoluta necessità del cibo, visto come indispensabile per la sopravvivenza, può divenire un motivo di interesse talmente importante da costituire la ragione di vita, trasformando lo stesso in una ossessione; all’opposto, il rifiuto del cibo può celare la rinuncia alla vita.
Quando si parla di nutrizione ci si riferisce alla funzione biologica fondamentale attraverso cui il nostro organismo trasforma ed assorbe le sostanze nutritive contenute nei cibi, che consentono l’accrescimento e la vita dell’organismo; con il termine alimentazione si vorrebbe sottolineare l’azione di introdurre del cibo nel corpo, mentre mangiare è un atto più complesso attraverso cui, oltre ad immettere nel nostro corpo cibo, portiamo dentro di noi affetti, valori, tradizioni e usanze, che fanno parte della nostra storia personale.