glomo carotideo

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ultimo aggiornamento: 29 Giugno 2018 alle 11:46

Detto anche corpo carotideo o glomus caroticum) è un corpo neurovascolare, di solito di forma rotondeggiante, contenente piccole arteriole, riccamente innervato: in pratica una piccola massa di chemocettori periferici e cellule di supporto situate bilateralmente vicino alla biforcazione delle arterie carotidi comuni. Strutturato come una ghiandola vascolare, è in grado di rilevare le variazioni della composizione del sangue: in particolare i recettori sono direttamente vascolarizzati da una specifica arteriola e, quindi, sono in grado di misurare i cambiamenti, a livello arterioso e non venoso, della pressione parziale di ossigeno (PO2),  della pressione parziale dell’anidride carbonica (PCO2.), del pH ematico, oltre a fungere da barocettori in grado di percepire le variazioni della pressione sanguigna. Mentre i chemocettori situati nel Sistema Nervoso Centrale sono molto sensibili alla variazione delle concentrazioni di anidride carbonica, quelli periferici come quelli del glomo carotideo, sono preposti a controllare il livello di ossigeno: quando la pressione parziale di ossigeno scende al di sotto del normale, i glomi vengono intensamente stimolati, inducendo un’attivazione delle vie nervose, fino al nucleo del tratto solitario e la rete bulbo pontina, determinando un aumento della frequenza respiratoria  e della quantità di aria mobilizzata (Tidal Volume). Anche una abbassamento del pH o l’ipovolemia, attivano la funzione dei glomi carotidei e innescano un incremento della frequenza respiratoria e dei riflessi cardiocircolatori

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