ultimo aggiornamento: 21 Agosto 2020 alle 14:19
Walter Bradford Cannon (Prairie du Chien [WI] 19 ottobre 1871 † Franklin [TN] 1 ottobre 1945): docente di fisiologia all’università di Harvard, è ricordato come studioso dell’attività motoria gastro-intestinale; pubblicò “The mechanical factors of digestion“, nel 1911, dove descrisse, per primo, l’interpretazione radiografica della fisiopatologia gastro-enterica ed, in particolare, l’attività motoria dello stomaco e dell’intestino.
È ricordato anche, tra l’altro, per avere introdotto il termine «omeostasi» e per la «teoria cortico-diencefalica delle emozioni».
omeostasi
Partendo dall’idea di «milieu interieur», presentata da Claude Bernard, sviluppò il concetto di omeostasi e lo presentò nel suo libro «The Wisdom of the Body», nel 1932: inizialmente propose quattro ipotesi per descrivere le caratteristiche generali dell’omeostasi:
⇒ costanza dei parametri in un sistema aperto, attraverso meccanismi che agiscano per mantenere il sistema in equilibrio (steday state): basandosi sull’osservazione della concentrazione del glucosio nell’organismo (glicemia), della temperatura corporea o dell’equilibrio acido-base, elaborò il concetto di organismo come espressione di molteplici stadi stazionari;
⇒ controllo automatico dei parametri – lo stato stazionario richiede che qualsiasi tendenza al cambiamento venga contrastata automaticamente grazie a fattori (attori / effettori) che resistono al cambiamento: un aumento della glicemia (zucchero nel sangue) provoca sete poiché il corpo tenta di diluire la concentrazione di zucchero nel fluido extracellulare;
⇒ il sistema di regolazione che determina lo stato omeostatico è costituito da molti meccanismi cooperanti che agiscono simultaneamente o successivamente – lo zucchero nel sangue è regolato da insulina, glucagone ed altri ormoni che controllano il suo rilascio dal fegato o il suo assorbimento da parte dei tessuti.
⇒ l’omeostasi non avviene per caso, ma è il risultato di meccanismi di autogoverno organizzati – il controllo dei set-point omeostatici avviene grazie a sistemi cibernetici che permettono, per mezzo di controlli basati su feedback, di mantenere i parametri costanti: le fluttuazioni della glicemia sono continuamente monitorate per mantenere la concentrazione il più costante possibile; ormoni antagonisti, grazie ai meccanismi di feedback negativo, possono modulare il livello di zucchero nel sangue e nell’organismo.
reattività emozionale: fight – flight – fright – freeze
Studiò il meccanismo delle emozioni, ipotizzando per primo l’esistenza di un “centro delle emozioni” nell’ipotalamo, concependo la teoria emozionale cortico-diencefalica (o centrale): questa teoria, enunciata insieme a Philippe Bard, localizza nell’ipotalamo l’origine del meccanismo emozionale, opponendosi a quella “periferica” di James-Lange, ponendo le basi e qualificandosi come il “padre” della psicosomatica.
Coniò il termine “fight/flight” (lotta o fuga), per descrivere la risposta istintiva alle minacce, nel suo libro «Bodily changes in pain, hunger, fear and rage» (1915).