ultimo aggiornamento: 8 Settembre 2020 alle 12:22
definizione
I muscoli si distinguono in muscoli intrinseci e muscoli estrinseci, a seconda della sede in cui sono situati i loro punti di origine o di inserzione, ovvero dalla posizione della loro entesi, rispetto ad un punto di riferimento: sono intrinseci ad una struttura, tutti quei muscoli che hanno sia origini che inserzioni all’interno di quell’elemento; sono estrinseci, al contrario, quelli che hanno origine ed inserzioni su strutture diverse.
Anche se è la differenza tra origine ed inserzione che determina la capacità di un muscolo di muovere segmenti ossei, in relazione reciproca tramite una articolazione, in quanto, in una catena cinematica, l’origine è, normalmente, a monte dello snodo articolare e l’inserzione è a valle, è possibile considerare una struttura complessa come un’unica entità: ad esempio, anche se scapola e omero sono due ossa distinte, i muscoli che agiscono sull’articolazione gleno-omerale, che hanno, cioè, i propri capi articolari su queste due strutture, possono essere considerati, comunque, muscoli intrinseci della spalla. Altri possono essere i muscoli intrinseci del rachide, i muscoli intrinseci del torace, i muscoli intrinseci della lingua, i muscoli intrinseci dell’occhio.
Il termine intrinseco deriva dal latino intrinsĕcus, avverbio che significa “all’interno”, composto da intrim, affine a intra (→ dentro») e sĕcus (→ appresso; altrimenti), dal tema tema di sequi (→ seguire).