ultimo aggiornamento: 10 Aprile 2021 alle 20:56
definizione
Il «novacula Occami» (rasoio di Occam), chiamato anche principio di economia o di parsimonia, è un principio metodologico che, tra più ipotesi per la risoluzione di un problema, indica di scegliere, a parità di risultati, quella più semplice, ovvero
«frustra fit per plura quod potest fieri per pauciora»
(è futile fare con più mezzi ciò che si può fare con meno)
espresso nel XIV secolo dal filosofo e frate francescano Guglielmo di Occam e ritenuto alla base del pensiero scientifico moderno; secondo il frate francescano seicentesco John Punch, teologo e filosofo, può essere formulato come una legge fondamentale della scolastica (axioma vulgare), nella forma
«non sunt multiplicanda entia sine necessitate»
(gli enti non si devono moltiplicare più del necessario)
La metafora del rasoio concretizza l’idea che sia opportuno, dal punto di vista metodologico, eliminare nettamente e mediante approssimazioni successive le ipotesi più complicate; in questo senso il principio può essere formulato come segue «a parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire», seguendo alcuni cardini del ragionamento deduttivo:
⇒ «entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem», ovvero non moltiplicare gli elementi più del necessario.
⇒ «pluralitas non est ponenda sine necessitate», ovvero non considerare la pluralità se non è necessario.
⇒ «frustra fit per plura quod fieri potest per pauciora», ovvero è inutile fare con più ciò che si può fare con meno.
considerazioni
Non vi è motivo alcuno per complicare ciò che è semplice, cioè all’interno di un ragionamento o di una dimostrazione vanno invece ricercate la semplicità e la sinteticità: in altri termini ciò significa che, tra le varie spiegazioni possibili di un evento, è opportuno (in genere) scegliere quella più semplice, intesa non nel senso di quella più ingenua od ovvia oppure quella che affiora spontaneamente alla mente, ma come quella che appare ragionevolmente vera senza ricercare un’inutile complicazione aggiungendovi degli elementi causali ulteriori; il ragionamento può essere fatto anche in base a un altro principio, elementare, di economia di pensiero, ovvero, se si può spiegare un dato fenomeno senza supporre l’esistenza di un qualche ente, è corretto farlo, in quanto è ragionevole scegliere, tra varie soluzioni, la più semplice e plausibile.
Il “rasoio logico” non pone una condizione assoluta nel procedere della conoscenza: attribuisce sì valore alla semplicità e alla solidità, ma mette alla prova la validità delle conclusioni in base al principio stesso, nel senso che una teoria che progressivamente si appoggiasse alla elaborazione troppo semplice e parziale di termini o a principi sempre più evanescenti alla fine sarebbe da rigettare per la sua stessa inconsistenza.