Dal greco διάρροια, (diárroia → diarrea), derivato dal dal verbo διαρρέω (diarréo → scorrere attraverso, filtrare), composto da δια (diá → attraverso, per mezzo di) e ῥέω (réo → scorrere): disturbo della defecazione causata da agenti che fanno secernere alle cellule epiteliali intestinali acqua ed elettroliti nel lume intestinale ed è caratterizzate da un volume fecale elevato, in quanto si ha una notevole perdita di liquidi; dipendono da processi secretori reattivi alla presenza di sostanze endogene o esogene in grado di legarsi a recettori specifici situati sulla membrana delle cellule dell’epitelio intestinale, come avviene nelle infezioni virali o nelle tossicosi alimentari, ma anche come effetto dell’uso di certi lassativi o di farmaci come i FANS, gli antiacidi contenenti magnesio, gli antiaritmici, i β-bloccanti o la digossina. Disturbi come la SIBO possono essere responsabili di steatorrea, una diarrea cronica secretiva o grassa, a causa della deconiugazione dei sali biliari da parte dei batteri: le condizioni predisponenti comprendono l’acloridia, un precedente intervento chirurgico allo stomaco e la diverticolosi del piccolo intestino. I soggetti diabetici possono sviluppare una diarrea dovuta a neuropatia intestinale, nonostante la costipazione sia molto più comune tra questi pazienti; anche forme di pseudo-ostruzione intestinale, a varia eziologia, malattie neurologiche, Sindrome dell’Intestino Irritabile, sono possibili cause di diarree secretorie. Il meccanismo d’azione è l’attivazione di cascate molecolari di vario tipo (a seconda del recettore coinvolto), che culminano nella fosforilazione di proteine di trasporto che aumentano la permeabilità della cellula al cloro ed al potassio: la forte secrezione di cloro all’esterno costituisce la forza trainante per il richiamo di sodio, potassio ed acqua. Si verifica anche secrezione di bicarbonato; la perdita di sodio, cloro, bicarbonato, acqua e, in misura minore, di potassio, può determinare disidratazione, acidosi metabolica ed diminuzione del gap osmotico fecale: il meccanismo fisiopatologico spiega anche perché queste diarree continuano anche se la persona digiuna (test del digiuno negativo). Infatti la presenza continua di diarrea nonostante il digiuno è fortemente suggestiva per un meccanismo di tipo secretorio mentre la riduzione della diarrea durante il digiuno orienta verso una diarrea osmotica.
diarrea secretoria
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