ultimo aggiornamento: 7 Dicembre 2020 alle 15:57
definizione
Sostanza di natura glicoproteica globulare, appartenente alla classe delle immunoglobuline o gammaglobuline, che si sviluppa nel corso di una risposta immunitaria e che svolge un’azione antagonista verso gli antigeni: la loro produzione, garantita dal processo di maturazione dei linfociti B (da cui maturano le plasmacellule, in grado di produrre grandi quantità di anticorpi), costituisce una delle funzioni principali del sistema immunitario umorale.
Insieme ai T.C.R. (T-cell receptor, un recettore transmembrana che si trova sulla superficie dei linfociti T) gli anticorpi costituiscono le sole molecole in grado di rispondere specificamente ad un agente estraneo presente nell’ospite: ogni antigene “not-self” viene identificato attraverso un determinante antigenico (epitopo), presente sulla superficie cellulare di un agente patogeno (batterio o virus) o sotto forma di immonogeni o allergogeni liberi, mentre gli antigeni “self” sono caratterizzati da un particolare idiotipo denominato paratopo, comportandosi da tollerogeni.
Gli anticorpi posseggono una peculiare struttura quaternaria che conferisce loro una forma a “Y”, per mezzo della quale effettuano il riconoscimento degli epitopi: in un certo senso si può affermare che al termine dei bracci a “Y” della glicoproteina che costituisce l’anticorpo, vi è una struttura in grado di “legarsi” ai segmenti del corpo estraneo da riconoscere; ogni anticorpo è dotato di paratopi, ognuno dei quali corrisponde ad una “serratura” diversa, costituita a stampo dal proprio determinante antigenico, che interagisce con l’antigene, grazie all’inserimento dell’epitopo che si comporta come una “chiave”, attivando una serie di reazioni anticorpali.