ultimo aggiornamento: 17 Novembre 2020 alle 14:44
definizione
Robusti fasci di tessuto connettivo fibroso, che stabilizzano l’articolazione sacro-iliaca, limitandone la mobilità, definiti “intrinseci” in quanto possono essere considerati parte dell’articolazione.
descrizione
Possono essere suddivisi in:
⇒ legamento sacro-iliaco anteriore – robusto insieme di fasci fibrosi che hanno origine dalla faccia anteriore del sacro (superficie pelvica), lateralmente ai due primi fori sacrali, e terminano sulla parte più mediale della fossa iliaca; a causa della sua particolare sottigliezza, è più esposto a infortuni rispetto altri legamenti presenti nell’articolazione sacro-iliaca.
⇒ legamento sacro iliaco posteriore – fascio interosseo: posto sul piano profondo, connette la tuberosità iliaca (ilio) con la tuberosità sacrale (osso sacro); non passa internamente all’articolazione; è un legamento molto resistente, responsabile della connessione e della stabilità dell’articolazione sacro-iliaca.
⇒ legamento sacro iliaco posteriore – fascio breve e fascio lungo: molto forte e resistente, è un legamento che contrasta i movimenti di nutazione e contro-nutazione dell’osso sacro, venendo sottoposto a tensione e allungamento. Il fascio breve si localizza sul piano mediale, congiungendo le spine iliache posteriori e l’incisura fra esse interposta, con il II° e il III° tubercolo della cresta sacrale laterale; il piano più superficiale è costituito dal fascio lungo che, con andamento pressoché verticale, connette la spina iliaca postero-superiore (S.I.P.S.) a uno degli ultimi tubercoli della cresta sacrale laterale.