brachicefalia

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definizione

Anormalità delle proporzioni del cranio caratterizzata dal prevalere del diametro della larghezza su quello della lunghezza, ovvero una diminuzione del diametro antero-posteriore; la malformazione dipende dalla fusione prematura (simmetrica) della sutura coronale, che decorre da una tempia a quella controlaterale, con la presenza di un’area membranosa nel punto in cui incontra la sutura sagittale (bregmafontanella anteriore), con conseguente sviluppo di un cranio sproporzionalmente ampio e largo, con la testa appiattita: dal greco βραχύς (brakhýs → breve) e –κεϕάλια (-kephalia → relativo al capo, alla testa).

Insieme alla pachicefalia, la brachicefalia rappresenta una delle due cause di una condizione più generale, nota come testa piatta nel neonato o “sindrome della testa piatta”; il risultato è un dismorfismo contraddistinto dall’espansione laterale della testa che si presenta con fronte spaziosa ed inclinata, la zona nucale appiattita, quasi verticale, e l’inion poco evidente o addirittura schiacciato; l’ossificazione bilaterale della sutura coronale, rispetto alla linea mediana, porta comunque ad un aspetto simmetrico del cranio, differenziandolo dalla plagiocefalia anteriore, che si manifesta nel caso in cui ci sia l’interessamento di un solo segmento della sutura.

brachicefalia e Cranio-Sacral Repatterning®

Il Cranio-Sacral Repatterning® può essere considerato una tecnica di elezione, per il trattamento precoce dei dismorfismi cranici: la possibilità di agire, senza rischi di trauma, sul neonato, fin dai primi giorni di vita; la delicatezza del contatto e la non invasività; l’efficacia nel riequilibrare le forze coinvolte nei rapporti all’interno della catena cinematica costituita non solo dalle ossa del neurocranio, ed in particolar modo della calvaria, ma anche dello splancnocranio, ne fanno una scelta preferenziale.

La competenza dell’artigiano della salute, specializzato in questa disciplina, permette un intervento precoce, spesso risolutivo: la normalizzazione dei rapporti ossei della teca cranica; la stabilizzazione delle forze che agiscono sulle suture craniche; l’intervento sulle tensioni conseguenti al parto, che si verificano nell’area sub-occipitale; la riequilibrazione delle distonie della muscolatura presente alla base del cranio e nel collo, sono tutte aree che possono essere gestite, nel neonato o nell’infante, con abilità ed accortezza in modo tale che vengano annullate tutte quelle componenti che potenzialmente in grado di alterare o perturbare il benessere del bambino.

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