ultimo aggiornamento: 16 Dicembre 2023 alle 9:27
definizione
Termine utilizzato per descrivere un movimento in direzione anteriore, l’essere rivolto in avanti: dal latino antevertĕre (→ volgere o passare avanti); talvolta viene usato il participio passato antiverso, composto di ante– (→ prefisso che indica movimento in avanti o anteriorità, precedenza nel tempo o nello spazio) e versus (participio passato di vertĕre, cioè piegare, indirizzare verso un luogo o un punto determinato).
L’antiversione è concettualmente assimilabile all’anteposizione: la prima, solitamente è riferita alla posizione di organi o strutture presenti all’interno del corpo, mentre la seconda si riferisce al posizionamento nello spazio di segmenti corporei; il movimento opposto viene detto retroversione.
antiversione pelvica
Quando viene riferito al bacino, si parla di antiversione pelvica: detta anche anteroversione pelvica, questa locuzione descrive una rotazione anteriore sul piano sagittale della parte superiore del bacino, in relazione alle teste femorali, con attivazione del muscolo quadrato dei lombi, del muscolo retto femorale, del muscolo ileo-psoas e dei muscoli adduttori in associazione con l’iperlordotizzazione lombare: le creste iliache vengono protratte in avanti e, si accentua la curva lombare.
utero antiverso
In ambito ginecologico, lo spostamento del corpo dell’utero in avanti rispetto a un asse orizzontale passante tra corpo e collo dello stesso è detto utero antiverso: è un’anomalia di posizione caratterizzata da un’eccessiva inclinazione in avanti, verso l’addome, dell’intero corpo dell’utero, che prevede che l’asse abbia un angolo di almeno 90° (angolo retto) rispetto all’asse della vagina.
L’utero antiverso è una condizione assai diffusa; molte donne, tuttavia, ignorano di esserne portatrici, in quanto, tende a non avere alcun significato clinico di rilievo, a differenza dell’utero retroverso.