cromogranina A

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ultimo aggiornamento: 29 Settembre 2023 alle 18:15

definizione

glicoproteina che, al pari delle catecolamine, viene secreta dalle cellule della midollare del surrene e del sistema nervoso simpatico: la sua titolazione è utilizzata, in ambito clinico, come marker bioumorale specifico per i tumori neuroendocrini, in particolare per il feocromocitoma, il neuroblastoma ed i carcinoidi o nei carcinomi che contengono cellule con una parziale differenziazione neuroendocrina, come il tumore polmonare a piccole cellule (“oat cell”), il carcinoma midollare della tiroide ed i carcinomi epiteliali con differenziazione neuroendocrina (prostata, mammella, ovaio, pancreas, colon).

La cromogranina A è una proteina acida, contenuta nei granuli densi delle cellule di origine neuroendocrina, insieme a sostanze analoghe, come la cromogranina B e la secretogranina II, con le quali viene co-secreta: questi granuli sono distribuiti in maniera ubiquitaria nei tessuti endocrini, neuroendocrini e del sistema nervoso centrale e periferico; la cromogranina A è la proteina precursore di diversi peptidi funzionali compresa la vasostatina, la pancreastatina, la catestatina e la parastatina.

Il dosaggio sierico della cromogranina A rappresenta un ausilio diagnostico molto utile, dal momento che i tumori neuroendocrini sono neoplasie subdole, perché difficilmente diagnosticabili negli stadi iniziali a causa delle ridotte dimensioni, della crescita lenta e della sintomatologia aspecifica, che, quando presente, può includere diarrea, nausea, vomito, tachicardia, insorgenza improvvisa di vampate di calore al viso e al collo, con arrossamento locale, dispnea, tosse e difficoltà respiratorie.

Elevati livelli di cromogranina A nel sangue si riscontrano anche in presenza di stress psicofisici severi, insufficienza epatica e renale, e in caso di assunzione di particolari farmaci, come l’omeprazolo e gli altri inibitori della pompa protonica.

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