ultimo aggiornamento: 6 Ottobre 2020 alle 1:09
etimologia e significato del lemma
Doppio strato di peritoneo che connette lo stomaco agli altri organi addominali, detto anche epiploon: dal latino omentum derivato da opimus (→ grasso), per sincope di opimentum, il termine è derivato da ob– (→ verso) e pīmō (→ divenire grasso) derivati da πίων (píōn → grasso): poiché, in particolare nel grande omento, una sorta di grembiule che ricopre le anse intestinali separandole dalla parete addominale, si deposita una grande quantità di grasso fra i foglietti peritoneali che lo compongono, il termine latino sottolinea la pinguità dell’addome.
descrizione
L’omento è caratterizzato da due formazioni peritoneali distinte, definite rispettivamente grande omento (grande epiploon) e piccolo omento (piccolo epiploon).
Il grande omento è una formazione sierosa che ricopre la massa intestinale a guisa di grembiule (grembiule epiploico o grembiule omentale), originando in corrispondenza della grande curvatura gastrica, per poi discendere verso il pube tra le pareti anteriore dell’addome e il pacchetto intestinale e si riflette da davanti a dietro e dal basso in alto per raggiungere il margine anteriore del colon traverso: nell’adulto è costituito da un’unica lamina nel cui spessore si trovano formazioni vascolari, nervose e depositi più o meno abbondanti di tessuto adiposo.
Il piccolo omento è una plicatura del peritoneo viscerale che si estende dalla faccia inferiore del fegato alla faccia superiore del duodeno e alla piccola curvatura dello stomaco, nella cui compagine decorrono il coledoco, la vena porta e l’arteria epatica.