fotopsia

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definizione

Sensazione luminosa sotto forma di lampi, cerchi o linee splendenti o simili, che può comparire in certe malattie della retina o del nervo ottico, ma anche in caso di emicrania: è un fenomeno entoptico compatibile con una funzione visiva normale, che può essere legato anche a semplici momenti di stress o a forti mal di testa; dal greco φωτος (phōtos → luce) e οφσις (opsis → vista), letteralmente «vedere le luci», ovvero disturbo della vista che causa lampi di luce.

Simili ai fosfeni, talvolta accompagnate a miodesopsia e scotomi, in genere sono descritti come lampi di luce improvvisi o scie luminose nel campo visivo: possono trattarsi di luci bianche o luci colorate, di fenomeni brevissimi o a lungo termine; lampi e macchie di luce possono essere dovuti anche a stimolazione meccanica, per esempio lo stropicciamento degli occhi, o da luci intense.

fotopsie – stress – cefalea

I lampi di luce nel campo visivo possono apparire anche senza essere legati a patologie vere e proprie, in quanto in caso di situazioni di forte stress o di cefalea la loro presenza è piuttosto frequente potendo addirittura essere un sintomo patognomonico o prodromico della cefalea oftalmica, più nota col nome di emicrania con aura, che tipicamente presenta sintomi visivi come gli scotomi e le macchioline di luce fluttuanti.

possibili patologie

Qualora le fotopsie divengano un fenomeno permanente, soprattutto in associazione alla presenza di fosfeni si possono sospettare patologie o disturbi della retina e del corpo vitreo, ma anche del nervo ottico, quali distacco della retina, disturbi del corpo vitreo, con perdita di aderenza alla retina, come il distacco posteriore del vitreo.

Altre possibili cause sono la retinopatia diabetica, il retinoblastoma, le patologie del nervo ottico e cerebrali, l’ipertensione arteriosa.

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