miodesopsia

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ultimo aggiornamento: 13 Novembre 2020 alle 23:59

definizione

Chiamate «muscae volitantes», colloquialmente definite mosche volanti, o floater, sono un fenomeno entoptico dovute a una non perfetta trasparenza dell’umor vitreo dell’occhio; dal greco μυιοειδής (myōdes → simile a mosca), composto da μυῖα (myía → mosca) e –ειδής (odes → con l’aspetto di), e ὄψις (òpsis → visione).

Disturbo visivo caratterizzato dalla sensazione di oscuramento circoscritto del campo visivo, come se corpi puntiformi, cilindrici o di forma irregolare si interponessero tra l’occhio e l’oggetto guardato, muovendosi.

vista e umor vitreo

Il corpo vitreo costituisce circa i due terzi dell’intero volume dell’occhio ed è situato tra il cristallino e la retina; la sostanza che lo costituisce, detta umor vitreo, è composta per il 99% da acqua e per il rimanente 1% da collagene, acido ialuronico, da zuccheri, proteine solubili, cellule vitree (ialociti) e da fibrille vitreali che ne costituiscono l’impalcatura: quando si osserva un oggetto la luce viene messa a fuoco dal cristallino e, dopo aver attraversato il corpo vitreo, viene creata un’immagine speculare sulla retina.

Per garantire una visione nitida, il corpo vitreo dovrebbe essere perfettamente trasparente; piccole imperfezioni sono sempre presenti anche in soggetti normali e generalmente non vengono percepite. Il fenomeno è dovuto a una non perfetta trasparenza del corpo vitreo: a causa di modificazioni della struttura, legate prevalentemente a processi di invecchiamento del corpo vitreo, le fibrille che rappresentano l’impalcatura dell’umor vitreo possono collassare, creando addensamenti opachi nel liquido che riempie il bulbo oculare, liberi di muoversi all’interno dell’occhio.

Poiché tali corpi non sono perfettamente trasparenti, al passaggio della luce proiettano coni d’ombra sulla retina che vengono percepiti come oggetti eterei in movimento nel campo visivo, descritti come mosche volanti, fili o ragnatele; questo disturbo è più accentuato quando il soggetto fissa lo sguardo su uno sfondo chiaro e luminoso: la forma e la quantità di queste ombre sono variabili, come pure le loro dimensioni.

Nel corso degli anni, anche per la presenza di fenomeni di senescenza, le alterazioni della struttura del corpo vitreo possono portare al distacco posteriore del vitreo, che si contrae, si stacca dalla superficie posteriore della retina e rimane attaccato solo a livello della base: questo evento porta spesso a un improvviso aumento delle miodesopsie. In concomitanza si possono osservare lampi di luce al buio (fosfeni) causati dalle sollecitazioni meccaniche compiute dal corpo vitreo nel tentativo di staccarsi dalla retina; ciò può creare rotture retiniche che, in alcuni casi, possono condurre al distacco di retina.

Il fenomeno può dipendere anche da alterazioni della retina, della coroide, da opacità circoscritta del corpo vitreo, ipertensione arteriosa, o a disturbi gastroenterici; la presenza di corpi mobili è frequente negli occhi miopi.

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