epimero

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definizione

Nell’embrione dei vertebrati, la porzione dorsale del mesoderma del tronco, la cui cavità è detta miocele; da esso prenderanno origine muscoli, vertebre e parte del derma; dal greco, composto da  ἐπί- (epí- → sopra, in, di nuovo, di più) e –μέρος (-méros → parte, formato di parti): può essere considerato un sinonimo di somite.

Dagli epimeri derivano tutte le formazioni mesodermiche metameriche, cioè quelle parti che si ripetono un certo numero di volte quasi uguali tra loro, cioè sono le vertebre e i muscoli intervertebrali, muscoli che collegano tra loro longitudinalmente e trasversalmente le vertebre. Corrisponde a ciascuno dei segmenti della porzione dorsale del mesoderma dell’embrione, da cui hanno origine:
→ dorsalmente il dermatomo, la porzione mesenchimatica che migrando sotto l’ectoderma della parete del corpo si differenzia nel derma;
→ medio-ventralmente lo sclerotomo, la porzione mesenchimatica scheletogena che, migrando all’interno, intorno alla corda dorsale e al neurasse, dà origine alla colonna vertebrale;
→ dalla porzione restante, ventrale, il miotomo, si sviluppa la muscolatura somatica o parietale del corpo.

Oltre all’epimero, nello sviluppo embrionale si formano il mesomero e l’ipomero; dalla segmentazione di quest’ultimo si formano, come strutture metameriche, la parete addominale anteriore, cioè il muscolo retto dell’addome, formato da due o tre serie di tratti uguali tra loro. Dalla segmentazione del mesomero, invece, derivano le costole e i muscoli intercostali e alcuni visceri, naturalmente pari, tipo i reni, i surreni e lo stroma delle gonadi (nefrotomi): queste, maschili e femminili,  si formano nella stessa posizione nella cavità addominale ma mentre l’ovaia rimane dove si è formata, il testicolo poi si porta all’esterno, scendendo (nell’infante) nello scroto.

 

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