ultimo aggiornamento: 21 Aprile 2022 alle 9:53
definizione
Detto anche endonervio (o endonevrio), è un sottile strato di tessuto connettivo che racchiude le singole fibre nervose, a stretto contatto con la guaina mielinica che circonda l’assone del neurone: la sostanza fondamentale è costituita da sottili fasci di fibre tipiche del connettivo lasso che presenta anche fibre reticolari di collagene, prodotte dalle sottostanti cellule di Schwann; è in continuità con i setti che si approfondano dallo strato più intimo del perinervio. ed in prossimità della terminazione dell’assone della fibra nervosa l’endonervio si riduce sino a poche fibre reticolari disposte attorno alla lamina basale delle cellule di Schwann.
Epineurio deriva dal greco ἔνδονεῦρον, composto di ἔνδον– (éndon– → intorno) e νεῦρον (nevron → nervo): sottile trama connettivale che si distacca dal perinevrio e penetra tra le singole fibre isolandole, è localizzato principalmente nei nervi del sistema nervoso periferico, l’endonevrio è situato anche nella regione periferica della zona di transizione del nervo vestibolococleare; oltre al perineurio, il nervo comprende anche l’epineurio, che avvolge i nervi ed il perineurio, che sepimenta il nervo in fasci. Questi involucri connettivali hanno funzione protettiva nei confronti del nervo in quanto lo isolano dall’ambiente circostante, e funzione trofica in quanto danno passaggio ai vasi sanguiferi.
struttura
L’endoneurio comprende tessuto connettivo intrafascicolare lasso che circonda le cellule di Schwann; non include le partizioni perineurali che suddividono i fascicoli: circa il 40%–50% dello spazio intrafascicolare è occupato da elementi non neurali (cioè diversi dalle cellule assonali e di Schwann), di cui il liquido endoneurale e la matrice del tessuto connettivo occupano il 20%–30%. Esistono variazioni sostanziali tra i nervi in diverse specie e gruppi di età.
L’endoneurio è composto da fibre di collagene (prodotte dalle cellule di Schwann e dai fibroblasti sottostanti): i componenti cellulari sono immersi nel liquido endoneurale, contenuto in sostanziali spazi intrafascicolari; le fibre nervose tendono ad essere raggruppate in piccoli fasci con fessure intermedie. La pressione del fluido endoneurale è leggermente superiore a quella dell’epinevrio circostante: si ritiene che questo gradiente di pressione minimizzi la contaminazione endoneurale da parte di sostanze tossiche esterne al fascio nervoso.
Le fibrille di collagene endoneurale sono più piccole di quelle nell’epinevrio e nell’uomo hanno un diametro compreso tra 30 e 65 nm: corrono parallele e attorno alle fibre nervose, legandole in fascicoli o fasci, mostrando condensazioni attorno ai capillari e alle fibre nervose: vicino al capolinea distale dell’assone, l’endoneurio è ridotto a poche fibre reticolari che circondano la lamina basale delle cellule di Schwann. L’endonevrio forma attorno alla guaina di Schwann di ciascuna fibra nervosa una delicata trama di fibre reticolari immerse in una matrice amorfa glicoproteica; il rivestimento connettivale più esterno delle fibre nervose prende il nome di guaina reticolare di Key e Retzius ed è simile per struttura e funzione alla membrana basale degli epiteli e delle fibre muscolari. Tale guaina acquista un notevole spessore nelle fibre sensitive ed è allora denominata guaina sussidiaria del Ruffini; quando, in corrispondenza della loro terminazione, i fasci di fibre nervose si sfioccano nelle singole fibre, il perinevrio forma attorno alla guaina endonevrale di Key e Retzius un altro sottile involucro connettivale più esterno, noto come guaina perinevrale di Henle.
I costituenti cellulari dell’endoneurio sono i fibroblasti, le cellule endoteliali dei capillari, i mastociti e i macrofagi: i mastociti sono presenti in numero variabile, essendo particolarmente numerosi lungo i vasi sanguigni; i macrofagi eliminano le proteine extracellulari e le presentano ai linfociti T che emergono dalla circolazione, mediandola sorveglianza immunologica e partecipando alla riparazione del tessuto nervoso (a seguito di lesioni nervose, proliferano e fagocitano attivamente i detriti di mielina); la matrice extracellulare è ricca di glicoproteine, glicosaminoglicani e proteoglicani: l’espressione di queste molecole cambia dopo la lesione del nervo, quindi sono potenzialmente rilevanti durante la rigenerazione del nervo.
L’epinevrio contiene piccoli vasi sanguigni (vasa nervorum) che formano una rete capillare nell’endonevrio irrorando le fibre nervose: l’epinevrio e l’endonevrio contengono anche piccole fibre nervose sensoriali e vasomotrici che terminano liberamente nel tessuto connettivo del nervo.
Da un punto di vista idrodinamico, i vari tessuti che compongono un nervo periferico possono essere suddivisi in tessuto connettivo lasso, ad alta compliance ed espandibile dell’epinevrio e fascicoli e fasci fascicolari a bassa compliance e disgregabili, densamente imballati all’interno del perineurio.