vasa nervorum

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definizione

Letteralmente, dal latino, “vasi dei nervi”: piccole arterie che decorrono nello spessore della parete di un nervo, di cui assicurano l’irrorazione sanguigna e quindi il trofismo: nutrono i nervi periferici, in particolare le parti interne ed i loro rivestimenti (epineurio, perineurio, endoneurio), garantendo un continuo afflusso di sangue.

Tali strutture possono essere particolarmente suscettibili alla compressione meccanica esterna, potendo portare allo sviluppo di neuropatia, mentre l’occlusione dei vasa nervorum a livello delle arteriole epinevriali induce l’ischemia dei nervi, con conseguente neuropatia vasculitica: un esempio può essere la possibile insorgenza alcuni casi di paralisi del nervo facciale (paralisi di Bell); l’arterite del vasa nervorum porta a mononeurite multiplex o polineuropatia.

I vasa nervorum sono una fonte di nutrimento supplementare che rifornisce ogni nervo periferico , a partire dai vasi sanguigni adiacenti: questi “vasi nutritivi di necessità” sono tortuosi per consentire una notevole libertà di movimento traslatorio dei nervi periferici, in particolare in prossimità delle articolazioni, ove sono più numerosi vicino alle articolazioni. Durante le procedure diagnostiche o terapeutiche invasive, l’iniezione di un vasocostrittore vicino a un nervo può ridurre la perfusione al suo vaso di alimentazione, con il rischio di lesioni ischemiche del nervo.

struttura

Esiste un’intima relazione tra nervi e vasi sanguigni in tutti i tessuti profondi o a livello della pelle e dei tessuti sottocutanei del corpo, specialmente dove un nervo cutaneo scorre sulla superficie della fascia profonda: un’arteria può accompagnare il nervo per una distanza considerevole, spesso collegandosi con altre arterie vicine, creando una struttura che ricorda le maglie di una recinzione, secondo un orientamento longitudinale; i vasi sottocutanei ed il nervo sono spesso in giustapposizione, anche se possono correre paralleli tra loro mantenendo una certa distanza e quando il nervo cutaneo attraversa aree connettivali che ancorano l’epidermide, spesso si accompagna ad una nuova arteria appartenente a questo sistema anastomotico, che “raccoglie” nel suo decorso.

Dopo essere entrata in un nervo, i vasa nervorum si ramificano in plessi che possono essere visti in superficie o, in alcuni casi, direzionarsi parallelamente al nervo: questi formano anastomosi, a vari intervalli, lungo il decorso del nervo, rafforzando l’afflusso di sangue all’interno dell’epinevrio in un modo simile all’afflusso di sangue del midollo spinale, ma , a differenza di quest’ultimo ove sono presenti arterie terminali, questi vasi nutritivi formano un’ampia rete microvascolare che mantiene la nutrizione di tutti gli elementi all’interno di un tronco nervoso.

Ci sono numerosi casi in tutto il corpo in cui esiste questo schema di distribuzione dei nervi e dei vasi per fornire il tegumento: i fasci neurovascolari sopraorbitali, infraorbitali e occipitali nella testa; i nervi sopraclavicolari raccolgono i rami dei vasi soprascapolari e sopraclavicolari mentre attraversano la clavicola sul torace; i fasci neurovascolari intercostali sul busto; i nervi cutanei del braccio, dell’avambraccio, della coscia, della gamba e delle dita, che sono accompagnati da vasi con nome lungo o senza nome o da un sistema di vasi a catena.

I nervi cutanei sono accompagnati da un sistema longitudinale di arterie e vene che sono spesso l’afflusso di sangue dominante alla regione: le vene sono spesso grandi autostrade venose, come i sistemi cefalico, basilico, safeno lungo e safeno corto, mentre le arterie o sono vasi lunghi (come, ad esempio, le arterie sopraorbitali, intercostali laterali o safene) o esistono come un sistema di vasi perforanti commessi a maglie di rete, spesso uniti in serie da vere anastomosi senza variazioni di calibro. I nervi perforano la fascia profonda insieme ai vasi, emergono separatamente e attraversano i vasi ad angolo, oppure si avvicinano ai vasi da direzioni opposte: il tronco principale del vasum nervorum, o alcuni dei suoi rami si staccano parallelamente al nervo, avvicinandosi allo stesso o viaggiando nelle vicinanze.

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