ultimo aggiornamento: 21 Marzo 2020 alle 18:06
Detta anche “Medicina Ippocratica” è una visione filosofica dell’universo, applicata alla cura dell’essere umano: può essere definita come una delle prime teorie eziologiche della storia della medicina.
A differenza della visione salvifica, che considera le malattie come espressione della volontà divina o dalla magia e che vede la patologia come punizione comminata dagli dei capricciosi o come “mal occhio” o “cattiva sorte” o, peggio ancora sortilegio o “malanimo”, Ippocrate associa il “πάθος” (pathos, cioè la sofferenza, dal greco πάσχειν (paschein → soffrire [nell’animo], emozionarsi); agli squilibri fra gli umori, presenti all’interno dell’uomo e la disarmonia rispetto all’ecosistema che lo circonda.
Tali umori, che definiscono il temperamento della persona, sono, di fatto, assimilabili ai fluidi corporei: atrabile, bile gialla, flegma e umore rosso.