ultimo aggiornamento: 25 Agosto 2017 alle 12:06
Dal greco ϕλέγμα (flégma → phlegma, umore viscoso) derivato da ϕλέγω (flégo → ardere, essere infiammato), uno dei quattro umori della medicina ippocratica, cioè la linfa: l’etimologia riposta al concetto di infiammare o ardere, ma non nel senso del fuoco, ma, piuttosto, il termine sta ad indicare il processo infiammatorio o il suo essudato, poiché da un errato afflusso di linfa si originano infiammazioni. È l’umore freddo e umido, detto anche pituita, che proveniva dal cervello, rappresentativo dell’energia dell’acqua; la sua prevalenza nei confronti degli altri tre umori era alla base del cosiddetto «temperamento flemmatico» ed era ritenuto causa della debolezza e della pigrizia e della svogliatezza.
“Vix sapiunt, hument, undasque frequenter oberrant,
Suspecti lentae crimine pigritiae.
Segniaque obliquat malè mundus pectora torpor,
Humida queis nimio Phlegmate membra madent.”