ultimo aggiornamento: 26 Giugno 2018 alle 11:32
Dal latino cingŭlum, derivato da cingĕre (→ cingere): termine che descriveva un cinturone di cuoio, caratterizzato dalla presenza di borchie o piastre metalliche; inizialmente utilizzato per sostenere pugnale e gladio, posti sui fianchi, era caratterizzato da strisce pendenti, assumendo, nel tempo, carattere ornamentale. La presenza di piastre articolate suggerisce, simbolicamente, una catena cinematica chiusa, contraddistinta dall’alternanza di elementi flessibili e segmenti inestensibili, congiunti: in meccanica il termine viene utilizzare per descrivere cinghie di trasmissione; se si pensa ad complesso di segmenti ossei, connessi da articolazioni e disposti spazialmente in forma ellittica, è possibile notare non solo la similitudine con il cinto di origine romana, ma anche la caratteristica di ripartire le forze che agiscono sul cingolo stesso. Detto anche cintura, può essere descritto come un anello scheletrico, più o meno complicato, che nello scheletro assile serve da sostegno alle appendici, fungendo da snodo di congiunzione con le stesse; il termine viene utilizzato solitamente per descrivere il bacino (detto anche cintura pelvica) ed il cingolo scapolare.