capacità cibernetica

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ultimo aggiornamento: 21 Marzo 2020 alle 22:47

Con il termine capacità cibernetica, viene indicata l’idoneità di un sistema complesso a gestire i meccanismi di autoregolazione e controllo, attraverso sistemi articolati di comunicazione fra le differenti componenti del sistema stesso; potrebbe essere definita come l’abilità soggettiva di governare e gestire le proprie risorse, secondo meccanismi funzionali di controllo basati sulla trasmissione di informazioni fra le componenti deputate a metter in atto risposte e le strutture incaricate di elaborare le informazioni e sviluppare strategie di adattamento, secondo il principio della controreazione o feedback.

Ogni essere vivente possiede una sua unica e specifica capacità cibernetica, cioè una attitudine adattativa soggettiva, che dipende dall’interazione fra le predisposizioni genetiche, le pressioni educative e le esperienze ed i vissuti che hanno forgiato il sistema somato-emozionale individuale: in presenza di stressor che modifichino l’ecosistema individuale, la percezione sensoriale permette all’organismo di mettere in atto processi adattativi, basati sulla necessità di mantenere l’omeostasi: grazie all’integrazione fra le sensazioni generate degli eventi, le esperienze pregresse, le risposte istintuali ed i bisogni del sistema somato-emozionale, attraverso l’allostasi, il sistema nervoso attiva una sequela di eventi per modulare una risposta adeguata e proporzionale all’evento perturbante.

Il controllo delle risposte adattative viene espletato tramite dinamiche che la cibernetica potrebbe definire proattive o retroattive. Infatti i fenomeni di regolazione, stabilità e adattamento dell’organismo sono fondamentalmente basati su adattamenti proporzionali e congruenti alle variazioni dell’ecosistema: questo processo comporta non solo la “stabilità” della funzioni degli organismi, ma esprime, anche, comportamenti teleologici, finalizzati a raggiungere obiettivi o ad adattarsi all’ambiente.

La capacità cibernetica può essere, quindi, definita come la predisposizione individuale ad ottimizzare le comunicazioni efficaci all’interno di sistemi di autoregolazione, esprimendo l’idoneità di un organismo ad interagire in maniera efficace con il mondo; può essere definita, pertanto, una peculiarità soggettiva e specifica per ogni individuo.

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