allostasi

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ultimo aggiornamento: 19 Maggio 2020 alle 22:39

definizione

Parola coniata da Sterling e Eyer, nel 1988, per descrivere un processo adattativo per ristabilire l’omeostasi, che consenta di mantenere attivamente la stabilità attraverso il cambiamento (“Allostasi è un paradigma per spiegare l’insorgenza di una patologia.” ~ Sterling & Eyer, 1988). Dal greco ἄλλος (állos → diverso, altro) e στάσις (stásis → stabilità) derivato della radice στα– di ἵστημι (histánai → stare): la capacità di mantenere la stabilità dei sistemi fisiologici per mezzo del cambiamento.

L’allostasi si differenzia dal controllo omeostatico, in quanto quest’ultimo mira a garantire la costanza dei sistemi e dei set point, mentre la prima opera per modificare i sistemi omeostatici, così da adeguarli alle esigenze adattative poste dall’ambiente all’organismo: la capacità adattativa allostatica dipende dall’efficienza dell’organismo nel regolare sia la fisiologia sia i meccanismi comportamentali che supportano e modulano la fisiologia stessa.

stress e allostasi

Quando l’organismo è sottoposto a sfide ambientali, può entrare in uno stato allostatico, per poter garantire una miglior sopravvivenza: mentre l’omeostasi rappresenta la capacità dell’organismo di controllare i sistemi che sono essenziali, l’allostasi gestisce l’equilibrio fra questi stessi sistemi.

Rappresenta la capacità dell’organismo di mantenere la stabilità dinamica in vari complessi fisiologici (S.N.A., H.P.A., sistema cardiovascolare, sistema metabolico, sistema immunitario), in risposta a richieste interne e esterne: i sistemi corporei sono progettati per operare all’interno di un ampio raggio d’azione, attraverso una costante modificazione dei punti di regolazione (set point omeostatici).

A differenza dell’omeostasi, dove le risposte fisiologiche assumono un ruolo primario, nell’allostasi il cervello svolge un ruolo primario, incorporando fattori influenti come l’esperienza, i ricordi, l’anticipazione e la rivalutazione delle esigenze del momento, in previsione delle necessità fisiologiche nelle dinamiche del controllo omeostatico, attraverso dinamiche cibernetiche. Assume perciò un’importanza significativa durante gli eventi imprevisti, nei conflitti delle gerarchie sociali, nella concorrenza per le risorse, nelle calamità naturali o, viceversa, durante gli eventi prevedibili, come ad esempio i cambiamenti stagionali, che attivano la migrazione e la sospensione.

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