ultimo aggiornamento: 21 Novembre 2023 alle 22:16
definizione
Amminoacido non polare, chirale, caratterizzato dalla formula CH3−CH (NH2)−COOH: il suo gruppo laterale è un metile; dopo la glicina, è il più piccolo degli amminoacidi. L’alanina fu sintetizzata per la prima volta nel 1850, quando Adolph Strecker combinò acetaldeide e ammoniaca con acido cianidrico; venne comunque scoperta ed isolata a partire dalle sostanze naturali solamente nel 1879: dal francese alanine, composto di al(dehyde) (→ aldeide) e del suffisso –ine (dal latino –inus), con inserzione di –an-.
Amminoacido non essenziale, è uno dei 20 amminoacidi presenti nelle proteine animali e vegetali, dotato di azione ergogenica; può venire prodotta nei muscoli a partire dall’acido glutammico per mezzo della transaminazione: nel fegato l’alanina viene trasformata in acido piruvico. L’enzima alanina-amminotransferasi (detta anche ALT, acronimo di alanina-transaminasi) catalizza la reazione nella quale il gruppo amminico dell’alanina viene trasferito all’acido α-chetoglutarico formando l’acido glutammico; è uno degli amminoacidi liberi più abbondanti nei tessuti e nei liquidi fisiologici.
L’alanina può ridurre il colesterolo nel sangue e in condizioni di ipoglicemia può servire per produrre glucosio; le alterazioni nel ciclo dell’alanina che aumentano i livelli sierici di alanina aminotransferasi (ALT) sono legate allo sviluppo del diabete di tipo II.
Durante l’attività fisica, il ruolo dell’alanina è quello di entrare a far parte di una via metabolica denominata ciclo alanina-glucosio; intensi e prolungati sforzi fisici causano una deplezione dei livelli ematici di glucosio e un aumento della concentrazione ematica di acido lattico: di conseguenza, i muscoli sono costretti, per scopi energetici, ad accrescere l’ossidazione degli acidi grassi e degli aminoacidi, in particolar modo di quelli ramificati.
A partire da questi ultimi e dal piruvato, si forma l’alanina per transaminazione, ovvero un processo per cui il gruppo amminico proprio degli aminoacidi passa da un aminoacido a un’altra sostanza costituendo un nuovo aminoacido: una volta prodotta, l’alanina viene rilasciata nel circolo ematico per poi passare al fegato dove le viene tolto il gruppo amminico (deaminazione), ottenendo ammoniaca e uno scheletro carbonioso da cui si ottiene glucosio, rimesso in circolo e finalmente utilizzato come energia.
Dopo un esercizio fisico leggero, dalla durata di almeno quattro ore, il ciclo alanina-glucosio rappresenta quasi la metà del glucosio messo in circolazione dal fegato; il rilascio di alanina da parte dei muscoli cresce con l’aumentare dell’intensità del lavoro e si stima che per lavori piuttosto intensi, il 10-15% delle richieste energetiche muscolari derivi dal ciclo alanina-glucosio.