ultimo aggiornamento: 6 Giugno 2025 alle 16:19
definizione
Descritto per la prima volta, nel 1897, dal chirurgo tedesco Friedrich Trendelenburg, detta anche zoppia di Trendelenburg, consiste in una caduta del bacino dal lato opposto a quello debole, quando si solleva una gamba e si appoggia sull’altra, indicando una debolezza dei muscoli abduttori d’anca, in particolare di piccolo e medio gluteo: l’andatura di Trendelenburg è il tipico modo di camminare che spesso assume chi soffre di coxartrosi; è un importante segno clinico, di rilevanza neurologica, ortopedica e fisiatrica, in quanto lo scopo del test di Trendelenburg è identificare la debolezza degli abduttori dell’anca.
La deambulazione anomala si manifesta in appoggio monopodalico, dovuta alla riduzione della forza muscolare degli abduttori dell’anca (muscolo medio gluteo e muscolo piccolo gluteo) e/o da una lussazione congenita dell’anca, dall’artrite reumatica e dall’osteoartrite: il segno di Trendelenburg è causato da ipostenia e/o deficit di controllo degli abduttori d’anca che fa aumentare il “pelvic drop” (abbassamento pelvico) causando una caduta dell’emibacino controlaterale al deficit; oltre all’identificazione della debolezza degli abduttori dell’anca nella gamba in appoggio, il segno di Trendelenburg può essere utilizzato per valutare altri disturbi meccanici, neurologici o spinali, come la lussazione congenita dell’anca o la sublussazione dell’anca.
Con il termine “pelvic drop”, noto anche come “controlateral pelvic drop” (abbassamento pelvico controlaterale) o andatura di Trendelenburg, si suole descrivere il movimento in cui il bacino del lato non portante si abbassa inferiormente durante una stazione eretta o un’andatura su una gamba sola che si verifica in genere quando il muscolo gluteo medio del lato portante è debole, causando l’abbassamento dell’anca opposta, ovvero il segno di Trendelenburg.
il Trendelenburg compensato (o Trendelenburg inverso o segno di Duchenne) consiste in uno spostamento laterale del tronco verso il lato della debolezza, dislocando il centro di gravità in modo da far bilanciare il corpo sull’arto con un sostegno muscolare minimo a livello dell’anca: ciò riduce il momento adduttorio, annullando anche il braccio della forza del medio gluteo; il muscolo gluteo medio ed il muscolo piccolo gluteo sono i principali abduttori dell’anca: quando si carica il peso corporeo completamente sull’arto, i due muscoli agiscono abducendo il femore dalla linea mediana del corpo e garantendo stabilità all’anca e al bacino.
Se si posizione un soggetto in posizione eretta su una gamba per almeno 30 secondi, qualora il bacino subisca un abbassamento sul lato controlaterale (non supportato), si parla di test di Trendelenburg positivo; la positività può essere identificata anche durante la deambulazione, dove il tronco compensa flettendosi lateralmente verso il lato interessato durante la fase di appoggio.
Fra le disfunzioni che possono determinare un test di Trendelenburg positivo, si riscontrano la debolezza del muscolo gluteo medio, la lombalgia, la paralisi del nervo gluteo superiore, l’instabilità e/o la sublussazione dell’anca, l’artrosi dell’anca, le fasi iniziali post chirurgiche in caso di intervento di protesi totale d’anca, la lussazione congenita dell’anca; l’andatura di Trendelenburg può anche essere osservata a causa di insufficienza abduttoria ed è caratterizzata dall’abbassamento del bacino nella fase di swing, dalla flessione laterale del tronco verso l’arto in appoggio, dall’adduzione dell’anca durante la fase di appoggio.
Possono verificarsi test falsi positivi possono verificarsi a causa della presenza di dolore, scarso equilibrio o mancanza di collaborazione da parte del paziente, mentre si possono ottenere falsi negativi se il soggetto utilizza i muscoli sopra il bacino per sollevare il lato non portante o sposta il busto sul lato portante: ovviamente il segno di Trendelenburg da solo non può diagnosticare patologie dell’anca come l’osteoartrite o l’instabilità dell’anca, anche se, trattandosi di un test rapido e semplice, può aiutare a individuare la debolezza funzionale in posizione eretta.