ultimo aggiornamento: 29 Settembre 2022 alle 11:35
Robert King Merton (pseudonimo di Meyer Robert Schkolnick) (Filadelfia [PA.] 05 luglio 1910 † New York [NY] 23 febbraio 2003): figlio di immigrati dell’Europa dell’Est, fu un sociologo statunitense della corrente funzionalista, è considerato come uno dei padri fondatori della sociologia moderna e punto di riferimento nell’ambito della criminologia anche se è meglio conosciuto, soprattutto al grande pubblico, per aver coniato espressioni come «self-fulfilling prophecy» (profezia che si autoavvera), «effetto San Matteo» ed altre ancora, entrate nel linguaggio comune, oppure per l’uso scientifico del termine «serendipity».
Insegnò alla Columbia University, dove ottenne il ruolo di University Professor, per la maggior parte della sua carriera accademica; non fu mai allievo di Talcott Parsons, come si ritiene comunemente, che invece era un membro della sua commissione di dottorato assieme a Pitirim Sorokin: l’argomento della dissertazione della sua tesi di laurea era la storia e l’economia nell’Inghilterra del XVII secolo. Per quanto sia considerato uno dei principali sociologi del funzionalismo, di cui Talcott Parsons è il maggiore rappresentante, venne influenzato da altri maestri, come il già citato Pitirim Sorokin e Paul Lazarsfeld, che lo indussero ad occuparsi delle «teorie di medio raggio», a cui contribuì significativamente, la «unintended consequences», «chiarificazione» e la «rimessa a punto» dell’analisi funzionalista, la «teoria della devianza» e il suo lavoro sui «role model» (ruoli come riferimento). Nel 1994 Nel 1994 è stato insignito dal Presidente degli Stati Uniti d’America con la «National Medal of Science» per le innovazioni apportate nel campo dell’analisi funzionalista e per aver fondato la sociologia della scienza.
Si è occupato principalmente di sociologia della conoscenza, della propaganda e delle comunicazioni di massa, approfondendo inoltre dal punto di vista della sua disciplina il classico tema della burocrazia; contro le pretese di sistemi sociologici “universali”, ha sempre sostenuto la validità di teorie che fossero strettamente legate ai metodi empirici e statistici della scienza, volutamente limitate ed eventualmente coordinabili in schemi più ampi.
profezia auto-avverantesi
Il concetto di profezia che si auto-realizza deve essere considerato un elemento cardine nella moderna teoria sociologica, politica ed economica: è un tipo di processo attraverso cui una credenza o un’aspettativa influenza il risultato di una situazione o il modo in cui una persona o un gruppo si comporterà; più specificamente, come Merton ha definito, nel libro «The Self Fulfilling Prophecy» (1948)
«la profezia che si autoavvera è, all’inizio, una falsa definizione della situazione che evoca un nuovo comportamento, il che rende realtà la concezione originariamente falsa»
Anche nell’ambito della Kinesiologia Transazionale®, soprattutto quando alla base di situazioni di mal-essere sono presenti aspetti somato-emotivi, questo concetto viene preso in considerazione per poter meglio comprendere i meccanismi che sottostanno alla reiterazione delle situazioni di dis-confort e dis-stress.