definizione
L’effetto del vantaggio accumulato, ovvero l’effetto San Matteo, descrive come esista una sorta di “effetto accumulo” della positività: descritto da Robert King Merton, rifacendosi alla «parabola dei talenti» presente nel Vangelo secondo San Matteo, che nel versetto 25:29, recita:
«Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.»
questo effetto evidenzia il fatto che chi raggiunge dei successi ha molta in genere più credibilità ed una maggior facilità a raggiungere successi in seguito: in un certo senso descrive il fatto che il raggiungere obiettivi o cogliere dei risultati precoci di solito porta a successivi successi.
Quando si parla di “effetto San Matteo inverso” (o negativo), questo preconizza che il sentirsi incapaci o non all’altezza, acuisce la mancanza di autostima, deprime le motivazioni per il successo e, aumentando la percezione dell’esistenza di un divario tra se e “le persone di successo”, rende sempre più difficile raggiungere i propri obiettivi: questa percezione infausta del sé, pone le basi per futuri fallimenti, creando circoli viziosi e spirali negative che rafforzano profezie autoavverantesi in negativo, spesso portando chi soffre di queste dinamiche a vivere in uno stato di disconfort, ansia da prestazione e distress.
L’abitudine all’insuccesso pone le fondamenta per ulteriori insuccessi, instaurando un ciclo negativo in cui l’esperienza ripetuta del fallimento conduce alla frustrazione, inducendo ad evitare le attività per le quali non ci si sente preparati: di fatto fa mancare la possibilità del mettersi alla prova, non permettendo di migliorarsi, amplificando la perdita dell’autostima e del senso di autoefficacia, fino a portare le persone alla decisione di non fare, per non incorrere nel pericolo di soffrire il lutto della sconfitta.