anafilassi

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ultimo aggiornamento: 1 Dicembre 2020 alle 12:54

definizione

termine coniato nel 1902 dal fisiologo francese Charles Richet per descrivere una grave reazione allergica, a rapida comparsa, che può causare la morte; dal greco ἀνά (ana– → contro) e ϕύλαξις (phýlaxis → difesa).

descrizione

L’anafilassi propriamente detta si verifica solo a causa di un contatto con sostanze capaci di provocare le comuni reazioni immunitarie, cioè tramite l’interazione con un antigene; il meccanismo alla base dei fenomeni anafilattici acuti, il cosiddetto shock anafilattico, è in tutto e per tutto sovrapponibile ad altri quadri morbosi che si realizzano in condizioni ben diverse: il meccanismo e la sintomatologia dello shock anafilattico sono causati dalle immunoglobuline E (IgE) e da altre anafilatossine che inducono la liberazione di grandi quantità di istamina e di altre sostanze che inducono una sintomatologia specifica a rapida insorgenza.

sintomatologia

Le aree più comunemente colpite dalle manifestazioni anafilattiche sono la pelle, le vie respiratorie, l’apparato gastrointestinale, il cuore ed il sistema vasale, oltre al sistema nervoso centrale.

Tra i segni e i sintomi tipici si annoverano: orticaria generalizzata, prurito, rossore, angioedema, sensazione di bruciore; il gonfiore della lingua (glossite) o della gola non è infrequente così come la rinorrea e il gonfiore della congiuntiva. Se l’edema coinvolge le alte o basse vie respiratorie, la pelle può anche assumere colore bluastro (cianosi) a causa della mancanza di ossigeno (ipossiemia); sintomi respiratori possono essere la mancanza di fiato, attacchi d’asma, spasmi della muscolatura bronchiale, ostruzione delle vie aeree. Le manifestazioni gastrointestinali possono includere crampi addominali, diarrea e vomito. Sono inoltre possibili perdita del controllo vescicale o dolore pelvico simile a crampi.

Può verificarsi uno spasmo coronarico con conseguenti possibili infarto del miocardio, aritmie o arresto cardiaco; l’instaurarsi di una tachicardia è frequente per via dell’abbassamento della pressione del sangue (ipotensione), anche se talvolta può verificarsi un rallentamento del battito cardiaco (bradicardia).

Il calo della pressione arteriosa o shock (sia distributivo che cardiogeno) può provocare la sensazione di stordimento o portare alla perdita di coscienza; la dilatazione dei vasi sanguigni cerebrali può provocare mal di testa, alterazioni del sensorio o confusione,  sensazione di ansia variabile fino al senso di “morte imminente”.

 

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