ultimo aggiornamento: 29 Marzo 2022 alle 17:19
definizione
Dal greco ἀβουλία (aboulìa → assenza di volontà), composto dal prefisso privativo ἀ– e da βουλή (boulè → volontà), indica una condizione più o meno patologica caratterizzata da una volontà cronicamente debole o insufficiente, di indolenza apatica: l’abulia è uno stato che inibisce la capacità di prender decisioni in maniera autonoma, di attuare i propri desideri, d’intraprendere qualsiasi iniziativa e di compiere un’azione, pur sapendo che è necessaria; può essere considerato un sintomo della depressione e la forma più grave di apatia. All’abulia possono essere associati problemi di attenzione e di concentrazione e forme di acedia.
L’abulico disperde le sue energie psicofisiche in numerose attività contemporaneamente, ma non ne riesce a portare a termine nemmeno una; spesso l’abulia fa seguito a uno stato di apatia, nel quale è assente lo stimolo ad agire: può essere considerato come un disturbo dell’attività intenzionale oppure della motivazione. Nel primo caso, il soggetto non è capaci di prendere decisioni, anche quando si trova di fronte a questioni non particolarmente importanti, finanche banali; nel secondo caso, invece, non riesce a iniziare o a continuare una determinata azione, anche se questa è desiderata. Anche se in moltissimi casi non si ha una completa mancanza di decisionalità o di volontà di prosecuzione di un’azione, nei casi più gravi il disturbo porta invece alla totale cessazione di ogni atto volontario e conduce quindi la persona alla totale inerzia.
Non di rado si manifesta in condizioni quali la nevrosi e la psicosi, la depressione, la schizofrenia, la sindrome prefrontale tipica del traumatizzato cranico o in caso di emorragia cerebrale (ictus), ma anche nel caso di morbo di Alzheimer o nella malattia di Parkinson si possono osservare manifestazioni di questo disturbo; può inoltre essere riscontrata in alcuni soggetti affetti da grave ansia o essere un sintomo associato alle dipendenze quali l’alcolismo o l’uso di droghe.
manifestazioni
Un individuo abulico può mostrare sintomi lievi o molto gravi, fino al mutismo che è la forma più estrema; sintomi tipici possono includere apatia, la mancanza di opinioni, di interesse per le altre persone, mancanza di interazione e di comunicazione con gli altri, di interesse o motivazione nel far partire le cose o nel partecipare alle attività, di spontaneità, passività. Non di rado si manifestano sintomi fisici come lentezza nell’azione, mancanza di coordinazione e diminuzione dei movimenti finalizzati o manifestazioni comportamentali come il masticare a lungo il cibo, senza deglutirlo; la difficoltà nel prendere decisioni e l’indecisione si associano alla scarsità di emozioni e, talvolta, all’indifferenza.
A volte può risultare difficile distinguere abulia e depressione, poiché condividono alcune caratteristiche in comune, l’abulia e la depressione non sono la stessa cosa: la prima. è distinta dalla depressione poiché le persone che vivono in questo stato in genere non mostrano segni di tristezza o pensieri negativi, ma evidenziano una mancanza di preoccupazione per la loro condizione o per il mondo che li circonda; inoltre l’abulia non migliora con i farmaci antidepressivi, permettendo una diagnosi ex juvantibus.
Apatia e abulia sono termini spesso utilizzati come sinonimi o in maniera intercambiabile, eppure i loro significati sono piuttosto diversi: l’apatia, infatti, si riferisce all’incapacità prolungata di partecipare alle normali attività o eventi della vita quotidiana, sul piano affettivo, emotivo o anche intellettivo; chi invece è affetto da abulia, manifesta una marcata inabilità o impotenza nel prendere decisioni, oppure a iniziare o portare a termine una qualsiasi azione e spesso si manifesta a seguito di uno stato di apatia nel quale è assente ogni stimolo ad agire.