definizione
Per quanto la parola “spettro” possa assumere, ed abbia assunto, nel tempo, molteplici significati, anche piuttosto differenti fra loro, e che comunemente venga utilizzata per denominare i “fantasmi” (immagini di persone morte che appaiono ai vivi per reclamare giustizia e vendetta o per minacciarli e spaventarli), il suo significato letterale ed etimologico, che spiega la radice delle differenti accezioni è “visione”, cioè “ciò che si vede”: il termine deriva dal latino spectrum (→ visione, ciò che si è osservato, guardato o visto), participio passato del verbo specĕre (→ guardare, osservare, controllare).
lo spettro come contenitore di evidenze
Il senso letterale si adegua, nel tempo, ai contesti in cui viene utilizzato: diventa ciò che si vede nella luce quando scomposta nelle sue componenti (spettro luminoso) o in tutte le varianti che possono essere utilizzate in ottica oppure, passando a significare in fisica vuoi la distribuzione di grandezze quali intensità di energie (spettro di un fascio sonoro) e, per estensione, la composizione (spettro di massa) o l’insieme delle componenti delle stesse o un diagramma che le illustri, per giungere infine a descrivere il campo o il raggio di attività (spettro d’azione di un farmaco).
In termini tecnici, per quanto riguarda la fisica, spettro viene usato per indicare una distinzione apparentemente qualitativa derivante da un continuum quantitativo; quando si passa alle scienze umanistiche, lo spettro diviene il mezzo con cui definire e delineare gruppi sindromici che, in apparenza, sono distinti sul piano clinico-sintomatologico ma che, in realtà, sono riconducibili ad un fattore patogenetico condiviso, una sorta di comune denominatore: l’elemento causale alla base della poliedricità sintomatologica può essere di varia natura, potendo essere fatto risalire ad una base genetico-familiare, alle influenze di agenti causali esterni alla persona o alla presenza di tratti comportamentali sottostanti oppure alla combinazione delle caratteristiche precedenti.
Lo spettro può assumere, allora, il significato di insieme di quadri e manifestazioni, continuum (una successione continua e inscindibile di elementi che si differenziamo marginalmente uno dall’altro) o determinazione (ovvero la conseguenza del determinare, cioè dello stabilire o indicare con esattezza un quadro sindromico).