lateropulsione

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ultimo aggiornamento: 30 Dicembre 2023 alle 21:58

definizione

La tendenza a cadere lateralmente, che si manifesta nella stazione eretta e nella marcia in caso di deficit cerebellare (verso il lato dell’affezione, mentre il soggetto tiene gli occhi aperti), o per patologie quali le vertigini otogene che coinvolgono il sistema vestibolare (dalla parte del labirinto interessato, in seguito alla chiusura degli occhi); si parla di lateropulsione anche quando si osserva una involontaria deviazione verso un lato durante la marcia o quando si riscontra la difficoltà  a riprendere il proprio equilibrio quando si viene spinti verso un lato, come nel morbo di Parkinson.

La lateropulsione può essere evidenziata, all’esame obiettivo neurologico, con la prova di Romberg, che consiste nel chiedere al soggetto testato di mantenere la posizione eretta a piedi uniti tenendo gli occhi chiusi: la presenza di instabilità e di barcollamento (segno di Romberg positivo) indicano lesioni spinali o vestibolari; la tendenza a cadere ad occhi aperti può far sospettare la presenza di patologie del cervelletto, solitamente omolaterali rispetto al lato verso cui il soggetto cade, mentre quando si associa ad altri sintomi, può essere un segno di lesione (vascolare o tumorale) del tronco dell’encefalo.

La lateropulsione può essere considerato un disturbo dell’equilibrio, esprimendo l’incapacità della persona a mantenere stabilmente l’orientamento spaziale del proprio corpo; questa alterazione nella coordinazione spaziale viene avvertita come una sensazione di instabilità o, talvolta, di vertigine sia in stazione eretta, sia nella deambulazione, sia nel decubito: l’instabilità viene espressa come la difficoltà a mantenere costante il baricentro del corpo in ortostasi o durante la deambulazione, mentre la vertigine viene percepita come un movimento dell’ambiente circostante attorno al proprio corpo (vertigine oggettiva).

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