definizione
Descritti per la prima volta da Aulo Cornelio Celso nel I secolo dopo Cristo, chiamati sintomi cardinali della flogosi, tipici del processo flogistico, sono rappresentati da:
→ calor (calore): la temperatura dell’area interessata tende ad aumentare per l’aumentato flusso sanguigno (nei casi in cui l’infiammazione sia molto estesa può svilupparsi anche febbre).
→ rubor (arrossamento – eritema): determinato dall’aumentato afflusso di sangue all’interno dei vasi sanguigni presenti nell’area colpita, secondario a fenomeni di vasodilatazione e crescita della permeabilità vasale, fondamentali per favorire la migrazione delle cellule del sistema immunitario e l’allontanamento degli elementi di scarto.
→ tumor (gonfiore – edema): causato dalla formazione dell’essudato sieroso nella zona di infiammazione.
→ dolor (dolore): algia che si manifesta in risposta alla sollecitazione delle terminazioni nervose da parte degli agenti infiammatori e delle componenti dell’essudato; generalmente descritto come dolore acuto di variabile intensità nelle prime fasi del processo, diviene un dolore sordo e costante a riposo o in caso di cronicizzazione.
→ functio laesa (funzionalmente menomata); compromissione delle funzioni proprie della porzione di tessuto coinvolto
I segni cardinali della flogosi sono manifestazioni delle modificazioni tissutali dipendenti dalla vasodilatazione e dall’aumento della permeabilità dei capillari, associata a stasi circolatoria, infiltrazione leucocitaria: quest’ultima provoca fenomeni di marginazione, rotolamento e adesione sulla superficie endoteliale dei leucociti associata a chemiotassi che richiama i leucociti presenti nello spazio interstiziale verso la sede del danno.