ultimo aggiornamento: 1 Agosto 2023 alle 17:39
definizione
Qualora occorra dover identificare la posizione del corpo nello spazio in maniera univoca o descriverne l’orientamento, è possibile utilizzare un sistema di riferimento cartesiano a tre dimensioni: questo ci permette di valutare la cinematica e dinamica, rapportando il moto in relazione ad una serie di coordinate spaziali.
Gli “assi cartesiani” offrono tale sistema di riferimento tridimensionale essendo costituiti da tre rette non parallele (in genere indicate con x, y, z) passanti per un punto che è l’origine del sistema di riferimento; la presenza di una terza dimensione al piano determina quello che viene comunemente definito uno spazio euclideo tridimensionale, che funge da modello dello spazio fisico.
Nell’osservazione del corpo umano nello spazio, utilizziamo assi ortogonali fra loro (sistema di riferimento ortogonale) a cui facciamo corrispondere dei piani riferiti a strutture anatomiche ben definite ed identificabili.
Nell’analisi della postura, della deambulazione e del movimento corporeo, consideriamo:
→ l’asse x come l’asse longitudinale lungo cui si esprime il movimento di flesso-estensione; rappresenta anche l’asse di moto (avanzamento) e/o la direzione dello sguardo, creando un vettore che si esprime come antero-posteriore o postero-anteriore)
→ l’asse y come l’asse trasversale lungo cui si esprime il movimento di lateroflessione od oscillatorio (o latero-laterale); può essere definito anche asse di rollio.
→ l’asse z come l’asse verticale passante per il baricentro, intorno al quale avvengono i movimenti di rotazione assile; può essere definito anche asse di imbardata.
Il piano cartesiano generato dagli assi xy corrisponde al piano del terreno ed ad esso il sistema nervoso relaziona i differenti piani trasversali corporei, come i diaframmi ed il piano di Francoforte o il piano visivo dell’orizzonte: il piano sagittale può essere definito come piano xz, mentre il piano coronale corrisponde al piano yz.