definizione
Letteralmente attorcigliamento, ansa, sinuosità, voluta, avvolgimento a giro intorno ad un asse; dal latino circumvolutio (→ rivoltamento), derivato di circumvolvĕre (→ volgersi attorno) , cioè circum (→ tutt’intorno) e volvĕre (→ avvolgere, attorcigliare).
Osservando la corteccia cerebrale si nota che la superficie non è liscia ma è come accartocciata su sé stessa, il che permette di aumentare la superficie mantenendo relativamente contenuto il volume e la massa cerebrale: il termine è utilizzato, riferendosi alle protuberanze, cioè le sporgenze più o meno flessuose che caratterizzano la superficie dei lobi cerebrali e che ne permettono un aumento quantitativo assai importante; solitamente indica aree della corteccia cerebrale delimitate da due solchi, mentre le scissure delimitano soprattutto i lobi cerebrali, separando i solchi di un lobo cerebrale da quelli di un altro lobo adiacente, oltre a delimitare qualche solco all’interno dello stesso lobo.
Le singole circonvoluzioni sono separate le une dalle altre da depressioni più o meno anfrattuose, dette solchi, e con le facce laterali sono in contatto con le circonvoluzioni vicine, mentre con le facce libere formano dei rilievi sulla superficie degli emisferi; gruppi di circonvoluzioni, delimitati dai solchi più profondi o scissure, vengono a formare territori più vasti detti lobi cerebrali.
Le circonvoluzioni cerebrali, dette anche giri cerebrali, sono sede di importanti attività fisiologiche e si ritiene che il loro numero sia in diretto rapporto con le capacità intellettive dell’individuo: hanno una disposizione abbastanza costante e prendono, in genere, il nome dal lobo cui appartengono, dalla disposizione, dalle scissure o dai solchi prossimali che le delimitano oppure dal nome dell’anatomista che ne studiò struttura e funzioni.