definizione
Recettori sensoriali localizzati negli strati più profondi del tessuto sottocutaneo, questi meccanorecettori, che si trovano all’interfaccia tra le papille dermiche ed il sottocute, sono implicati nella recezione di segnali di stiramento della cute, del piegamento delle unghie, oltre a fungere da termocettori, specializzati per la sensibilità termica al caldo; devono il nome al loro scopritore, il medico italiano, docente di istologia, Angelo Ruffini.
I corpuscoli di Ruffini contribuiscono al senso cinestetico di controllo e di posizione delle dita, e dei movimenti relativi; particolarmente concentrati a livello delle articolazioni e in prossimità delle unghie, sono caratterizzati da un lento adattamento (continuano ad inviare impulsi per tutto il tempo in cui sono stimolati) e da campi recettivi di grosse dimensioni: sono implicati nella percezione tattile protopatica (ossia grossolana): rispondono alla pressione prolungata e mostrano molto poco adattamento.
Le terminazioni di Ruffini si trovano negli strati profondi della cute e registrano la deformazione meccanica all’interno delle articolazioni, più specificamente la variazione angolare, con una specificità che può arrivare fino a 2 gradi, nonché la pressione continuata; la loro presenza a livello cutaneo è assolutamente eccezionale: si ritiene che siano utili nel controllare lo scivolamento degli oggetti lungo la superficie della pelle, permettendo così di modulare la presa su un oggetto.
Come termocettori rilevano le temperature comprese tra i 20 °C e i 45 °C, con un range di sensibilità massimale compreso tra i 37 °C ed i 40 °C ed un secondo intervallo a temperature comprese tra i 46 °C e i 50 °C (dopo essersi disattivati intorno ai 45 °C) dove ritornano ad attivarsi fortemente: questa caratteristica comporta il fenomeno del cosiddetto freddo paradosso che si produce nel corso di una doccia bollente.